I volti dei personaggi sono accostati ai paesaggi in un dialogo di segni, colori e tratti. Colori, materici, bruni, ocra, sfumature di grigio scabro che scavano canali, solchi incisi come tagli. Quando Pericoli dipinge ritratti e paesaggi, spiega il filosofo Remo Bodei (uno degli autori dei testi in catalogo), va considerato che «nel ritratto, come nel viso, un massimo di tempo coesiste con un minimo di spazio, mentre nella rappresentazione del paesaggio lo spazio ritagliato, sufficientemente ampio, contiene un tempo molto più lungo, che copre milioni o, addirittura, miliardi di anni.
Per questo le facce e i paesaggi sono "mappe" che vanno lette e decifrate dal pittore con attenzione per cogliere l'essenziale, per renderle riconoscibili nei loro lineamenti, anche se si prescinde da una perfetta identità esteriore. Così come l'età, anche le convenzioni sociali e i muscoli sotto la pelle modificano il viso. Analogamente, la superficie della terra viene modificata dal trascorrere delle epoche, dall'intervento dell'uomo e dalle forze tettoniche, che alterano, con improvvisi sconvolgimenti, i paesaggi delle Rocce effusive e di Frammento di faglia della serie Geologie (1972) o modellano lentamente le dolci colline marchigiane e laziali degli ultimi quadri».
La mostra, è promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione - Sovraintendenza ai Beni Culturali e organizzata da Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con Banche Tesoriere del Comune di Roma: BNL - BNP Paribas, UniCredit Banca di Roma, Monte dei Paschi di Siena, il Gioco del Lotto, Atac, Vodafone.
Catalogo edito da Skira con testi di Remo Bodei, Fabrizio D'Amico, Federica Pirani.
Per questo le facce e i paesaggi sono "mappe" che vanno lette e decifrate dal pittore con attenzione per cogliere l'essenziale, per renderle riconoscibili nei loro lineamenti, anche se si prescinde da una perfetta identità esteriore. Così come l'età, anche le convenzioni sociali e i muscoli sotto la pelle modificano il viso. Analogamente, la superficie della terra viene modificata dal trascorrere delle epoche, dall'intervento dell'uomo e dalle forze tettoniche, che alterano, con improvvisi sconvolgimenti, i paesaggi delle Rocce effusive e di Frammento di faglia della serie Geologie (1972) o modellano lentamente le dolci colline marchigiane e laziali degli ultimi quadri».
La mostra, è promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione - Sovraintendenza ai Beni Culturali e organizzata da Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con Banche Tesoriere del Comune di Roma: BNL - BNP Paribas, UniCredit Banca di Roma, Monte dei Paschi di Siena, il Gioco del Lotto, Atac, Vodafone.
Catalogo edito da Skira con testi di Remo Bodei, Fabrizio D'Amico, Federica Pirani.
Nessun commento:
Posta un commento