Tre ragazzi del sud, con una vita dura come il cemento delle periferie
metropolitane tra cui sono cresciuti. Un uomo del nord tormentato da
un’infanzia spezzata dalla violenza. Un incontro sarà fatale, innescando
una serie di eventi che porteranno inevitabilmente a una resa dei
conti. E' la trama di "Per me tu sei una catena" (Neftasia editore, € 10,00), il primo libro di Marco Esposito. L'intervista.
Cosa le ha principalmente dato l’ispirazione
per la scrittura di questo libro?
Cercavo
un’idea di base che mi permettesse di allestire la struttura della storia che
avevo in mente. Lo spunto mi è arrivato dal testo di una vecchia canzone di Tom
Waits, Romeo Is Bleeding, in cui il personaggio, Romeo, uccide un
poliziotto per vendicare la morte del fratello, ma viene a sua volta ferito
mortalmente.
Quando ha scritto il suo primo libro e perché?
Questo è
il mio primo vero libro. In passato ho provato a scrivere altre cose, ma lo
stile era ancora troppo acerbo. Il motivo principale per cui scrivo è perché mi
aiuta a stare meglio, diciamo che quando riesco a mettere giù qualcosa che mi
piace, la giornata diventa migliore.
Cosa si aspetta dall’editore?
Essere sostenuto. Del resto se
vendiamo più copie è meglio per tutti.
C'è un collegamento particolare tra lei ed il personaggio del racconto o è solo frutto della sua immaginazione?
C’è un legame profondo. Con questo
però non sto dicendo che si tratta di una storia prettamente autobiografica.
In
che situazione ama scrivere i suoi libri?
Da solo e con la musica in
sottofondo. La musica è fondamentale.
Di
notte, di
giorno, in una stanza particolare, in un momento particolare della sua
giornata, in viaggio?
Devo essere da solo e a mio agio, quindi sicuramente a casa. In viaggio è molto difficile. Il momento ideale per me sarebbe la mattina presto, diciamo tra le 5 e le 8, perché non vengo disturbato da nessuno, ma non ho sempre la costanza di alzarmi cosi presto.
Devo essere da solo e a mio agio, quindi sicuramente a casa. In viaggio è molto difficile. Il momento ideale per me sarebbe la mattina presto, diciamo tra le 5 e le 8, perché non vengo disturbato da nessuno, ma non ho sempre la costanza di alzarmi cosi presto.
Per
descrivere i personaggi
a chi si è riferito nella vita reale? esiste o è frutto della sua fantasia?
Nei posti in cui sono cresciuto,
semplicemente andando al bar a prendere il caffè, si trovano personaggi di ogni
tipo capaci di mettere alla prova la più fervida fantasia.
Se è frutta della sua fantasia, come li costruisce i discorsi ed i comportamenti di qualcuno che non è mai esistito, si appoggia a qualche suo frammento di razionalità?
Anche.
Il luogo dove si svolge la storia è determinante?
Nel caso di ‘Per me tu sei catena’,
direi proprio di sì. Lo si evince fin dalla foto in copertina, e nello stesso
titolo. Anche se la storia non si svolge tutta nello stesso luogo, e la città
in cui vive il protagonista, per scelta, non viene mai nominata.
Nessun commento:
Posta un commento