Ha preso avvio la seconda edizione di "Ciak sul Fermano" che si svolgerà fino a domenica 13 luglio nel centro storico di Altidona: la rassegna, organizzata dall'associazione "Il Grillo Parlante" e con la direzione artistica di Cristiana Badiali, prevede la proiezione di nove cortometraggi. Si è cominciato ieri sera dalle 21,30 con “Ragazze o ortaggi” di Antonio Padovani, “Desire” di Paola Marino, “Primavera” di Alba Torregrossa e “You born” di Michele Salvezza: gli ultimi due registi erano presenti in sala e Fattitaliani li ha interpellati.
Da quale ispirazione nasce il vostro cortometraggio?
Alba Torregrossa: L'ispirazione nasce dalla voglia di esprimere qualche cosa di interno che in altre parole forse non si riuscirebbe a dire: il cinema, dunque, mi ha dato l'opportunità di parlare di argomenti che probabilmente non avrei mai avuto il coraggio di riferire a qualcun altro. E' un lavoro molto personale che nasce dal cuore con delle sfumature private che probabilmente sono la forza che creano il corto in sé.
Michele Salvezza: Nasce da un fatto di cronaca: mi capitò di ascoltare al tg una notizia in cui si raccontava di una donna incinta che prima di un ponte festivo viene ricoverata in seguito alle doglie e resta tre giorni in ospedale in attesa che i medici ritornino dalle ferie. Questo mi fece riflettere sul fatto che probabilmente quella donna in quel momento si stesse chiedendo se valesse la pena far nascere un bambino in un mondo che si apprestava ad accoglierlo in questa maniera.
In che modo si incontra la dimensione di un'idea personale con quella del lavoro collettivo durante la realizzazione di un film?
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La regista Alba Torregrossa e Marco Flammini, direttore della fotografia |
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La presentatrice Emily Verdecchia, l'attrice Marcella Braga e il regista Michele Salvezza |
Che reazione ti aspetti dallo spettatore nel vedere il film?
Alba Torregrossa: Per me è molto importante che ognuno possa capire "quello che vuole capire": m'interessa colpire lo spettatore in qualsiasi modo. Essendo una cosa molto personale, anche lo spettatore vede l'opera in un'ottica personale, quindi diventa essenziale che ci siano letture differenti.
Michele Salvezza: Mi piace credere come diceva il maestro Fellini "non bisogna capire, ma sentire con l'abbandono": è una citazione che sposo in pieno perché penso sia sopravvalutato il tentativo di capire, in realtà è molto più importante e necessario cercare di sentire, di entrare in sintonia con quello che si guarda e, nel mio caso, con chi guarda. Giovanni Zambito.© Riproduzione riservata
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Marcella Braga ed Emily Verdecchia fra l'attore austriaco Hans Christian Hass e i giurati Claudio Venneri e Umberto Innocenzi |
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Emily Verdecchia, Cristiana Badiali (direttore artistico del Festival), Annamaria Savini (presidente de "Il Grillo Parlante") ed Enrico Lanciotti (sindaco di Altidona) |
Stasera, sabato 12 luglio, sarà invece la volta di “Manuale” di Alberto Felicetti, “Buon San Valentino” di Cristiano Anania e “Giulietta e Federico” di Mario Orfini. Domenica 13 luglio saranno invece proiettati i due film fuori concorso “Attimi di fuga” di Umberto Innocenzi e “Black stars” di Francesco Castellani. La serata si concluderà con la premiazione finale per il miglior attore, la migliore attrice, il miglior cortometraggio, la miglior fotografia e la migliore regia. I premi saranno assegnati da una giuria di qualità composta da grandi registi e attori. La giuria popolare, composta da 25 persone, decreterà invece “il miglior cortometraggio del pubblico”.
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