I Libra |
La band romana Libra il 7 novembre ha pubblicato il disco d'esordio intitolato "Sottopelle" (leggi), dieci brani dalle sonorità elettro-minimal dal respiro internazionale con
cantato in italiano (attualmente in rotazione nelle radio il secondo singolo "Zoe"): un album nato tra
box, stanze sbiadite, piccoli studi di registrazione, synth, laptop e
sotto la direzione artistica di Antonio Filippelli. I Libra sono Iacopo
Sinigaglia (Voce, Synth)
, Gian
Marco Ciampa (Chitarre, Synth), Alberto
Paone (Beat & Pelli) e Federico
Russo (Basso, Synth): Fattitaliani li ha intervistati.
Nella vostra variegata e approfondita preparazione quale aspetto della musica vi unisce come gruppo?
L’aspetto che sicuramente ci ha unito più di tutti è il nostro amore per la musica condivisa, mi spiego meglio, si può fare musica anche individualmente ma penso che l’emozione che tutti e quattro proviamo nell’essere un semplice tassello di un qualcosa che prende forma appunto come insieme di tante individualità è proprio la parte che più ci ha affascinato nell’ approccio alla musica suonata.
La vita quotidiana fa parte integrante del vostro cd: come filtrare
certi argomenti e renderli narrabili musicalmente? Come vi siete
regolati?
La realtà che ci circonda è la fonte principale di ispirazione per noi. La musica rappresenta semplicemente il linguaggio con cui esprimere il nostro punto di vista, in fondo cosa c’è di più diretto e rappresentativo di una canzone per riportare e condividere quelle sensazioni che senti dentro quando ti rendi conto di cosa ti sta accadendo e non sai come reagire? È stato il processo più naturale di tutti quasi un richiamo istintivo a tradurre in musica tutto questo.
La realtà che ci circonda è la fonte principale di ispirazione per noi. La musica rappresenta semplicemente il linguaggio con cui esprimere il nostro punto di vista, in fondo cosa c’è di più diretto e rappresentativo di una canzone per riportare e condividere quelle sensazioni che senti dentro quando ti rendi conto di cosa ti sta accadendo e non sai come reagire? È stato il processo più naturale di tutti quasi un richiamo istintivo a tradurre in musica tutto questo.
Chi
è, chi rappresenta Zoe?
Zoe è chiunque voi vogliate che sia. Rappresenta la ribellione contro una società che non le piace. A lei non importa niente del giudizio degli altri, è consapevole di essere sola, ma è proprio nel suo essere diversa che si nasconde la sua bellezza.
Zoe è chiunque voi vogliate che sia. Rappresenta la ribellione contro una società che non le piace. A lei non importa niente del giudizio degli altri, è consapevole di essere sola, ma è proprio nel suo essere diversa che si nasconde la sua bellezza.
In che cosa si traducono a livello di sensazioni la parte elettronica
e quella elettrica-acustica?
È come se due anime si fondessero senza però che una intacchi l’altra, da subito ci è sembrato che questo equilibrio si formasse da solo senza forzature di nessuna natura, ed è incredibile come due mondi apparentemente così distanti riescano ad essere parte della stessa composizione in maniera così naturale, è stata una scommessa e una scoperta anche per noi.
È come se due anime si fondessero senza però che una intacchi l’altra, da subito ci è sembrato che questo equilibrio si formasse da solo senza forzature di nessuna natura, ed è incredibile come due mondi apparentemente così distanti riescano ad essere parte della stessa composizione in maniera così naturale, è stata una scommessa e una scoperta anche per noi.
Vi ritrovate nella Roma di oggi? Se foste sindaco che cosa fareste?
Pensiamo che Roma sia la città più bella che ci sia e troppo spesso da romani ci fa male vedere che una grandezza artistica e culturale così unica al mondo sia lasciata al degrado e gestita in modo approssimativo e disinteressato. Fossimo sindaci credo che cercheremmo semplicemente di rendere Roma all’altezza di tutte le altre capitali europee investendo dove troppo spesso si taglia perché, rispetto al resto del mondo, in realtà non abbiamo proprio nulla da invidiare. Giovanni Zambito.
Pensiamo che Roma sia la città più bella che ci sia e troppo spesso da romani ci fa male vedere che una grandezza artistica e culturale così unica al mondo sia lasciata al degrado e gestita in modo approssimativo e disinteressato. Fossimo sindaci credo che cercheremmo semplicemente di rendere Roma all’altezza di tutte le altre capitali europee investendo dove troppo spesso si taglia perché, rispetto al resto del mondo, in realtà non abbiamo proprio nulla da invidiare. Giovanni Zambito.
Iacopo
Sinigaglia:
Il pianoforte è stato il suo inizio. Studia musica classica, teoria e
solfeggio, ma ben presto sente di dover approfondire altri aspetti.
Si avvicina ai sintetizzatori e all'informatica studiando Fonia e
Music Technology al Saint Louis College of Music, lì scopre una
passione per la musica elettronica e per il suono in tutte le sue
forme. Attualmente, oltre ai Libra, registra dischi, insegna
informatica musicale e studia Musica Elettronica al Conservatorio di
Frosinone dedicandosi all'arte contemporanea.
Gian
Marco Ciampa:
Diplomato
con dieci e lode in chitarra classica al Conservatorio "Santa
Cecilia" di Roma, sin da giovanissimo svolge un'intensa attività
concertistica che lo ha portato a suonare in moltissime città
italiane e straniere e ad esibirsi in diretta televisiva su canali
RAI. Importanti quotidiani nazionali (La Repubblica, La
Nazione, Il Corriere Della Sera etc.) hanno dedicato articoli ed
interviste al suo talento. È inoltre vincitore di prestigiosi premi
internazionali tra cui il "Niccolò Paganini 2012" e il
"Concorso Europeo di Chitarra 2013" che lo premia con la
Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana.
Alberto
Paone:
Studia
batteria fin da piccolissimo con Derek Wilson approfondendo una
grande varietà di stili e generi musicali differenti. Viene dal rock
ma con il passare degli anni cresce la sua passione per la musica
elettronica che lo porta ad usare uno stile di drumming meno
tradizionale, più spezzato e ritmico. Elabora quindi un suo setup
molto minimalista e particolare: un sampling pad con un trigger kick
sostituiscono quasi completamente la parte acustica.
Federico
Russo:
Studia
basso elettrico con Andrea Grossi. Successivamente si avvicina al
Violoncello. Attualmente studia Tecnico del Suono al Saint Louis
College of Music dove approfondisce l'utilizzo dei sintetizzatori e
dell'informatica musicale. Anche lui condivide la passione per il
suono a 360 gradi e la musica elettronica. Assieme al basso utilizza
un campionatore che gli permette di generare e plasmare il suono dal
vivo.
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