A Natale Giuseppe Maggio sarà uno dei protagonisti nel nuovo film di Leonardo Pieraccioni, “Un fantastico via vai”. Nella divertentissima commedia, nelle sale dal 12 dicembre, interpreta il ruolo di Marco, un normale studente di medicina, che affronta i problemi legati alla sua età.
Giuseppe
Maggio ha iniziato la sua carriera giovanissimo. Infatti a soli 16 anni è
stato scoperto tra i banchi di scuola e lanciato nel mondo del cinema da
Federico Moccia, che lo ha voluto in “Amore 14”.
Nel 2012 il prestigioso Vogue International
gli dedica un ampio servizio attribuendogli il titolo di “The golden
actor of Rome” e le sue foto firmate da Bruce Weber fanno il giro del
mondo, riscuotendo ottimi consensi.
Dopo
aver preso parte alla fiction “Provaci ancora Prof 5” su Raiuno,
Giuseppe gira “Una grande famiglia”, la web serie prequel dell’omonima
serie di enorme successo targata Raiuno, in cui interpreta il ruolo di
Edoardo (Alessandro Gassman) da giovane.
Attualmente è impegnato sul set al fianco di Giulia Michelini nella nuova serie tv di TaoDue “Il bosco” e nella serie di Endemol “Solo per amore”, entrambe per Canale5. Giuseppe Maggio oltre ad essere uno dei più promettenti giovani attori in circolazione, sembra avere tutte le carte in regola per diventare il nuovo sex symbol del cinema italiano! Fattitaliani lo ha intervistato.
Visto il tuo aspetto, stai ponderando il rischio che nei
primi tempi la valutazione della tua arte recitativa possa lasciare il
posto a un giudizio sul tuo fisico?
Credo che
aspetto esteriore ed aspetto interiore debbano coesistere nel migliore
dei modi per ottenere grandi risultati. Per un attore tra le altre cose
occorre un'idonea preparazione fisica diversa per ogni ruolo che
interpreta. L'estetica, la bellezza per così dire, sono elementi
fondamentali che contribuiscono al piacere della visione, sta
all'interprete riuscire ad affascinare, sebbene cambiando, il pubblico
osservatore.
E' già successo?
Sono agli albori della mia carriera, sarebbe sbagliato parlare del mio
passato da attore, ciò che conta è il presente ma soprattutto il futuro.
Com'è stato lavorare con Pieraccioni? che atmosfera c'era sul set?
Ho avuto un grande opportunità di crescita. Leonardo si è dimostrato un
uomo vero, lontano dalla consuetudine e dal prestabilito. Inquadra la
professione nella sua totalità, è un vero artista, ed in quanto tale
riesce a coinvolgere ogni singolo lavorante nel suo meraviglioso
immaginario.
Personalmente quali sono i tuoi gusti a livello cinematografico e televisivo?
Ultimamente mi sono avvicinato molto al cinema francese. Credo che in
Europa in questo momento riescano a toccare più di altri, un sublime
senso di verità.
Di fiction in fiction in che cosa soprattutto sei consapevole di essere maturato e migliorato?
Nietzsche
diceva: "non la forza ma la costanza di un alto sentimento fa l'uomo
superiore"; attraverso la fiction ho la possibilità di sperimentare, di
evolvermi nel quotidiano. La pratica ti rende più sicuro dei tuoi mezzi,
e ti aiuta a liberarti dal dubbio. Non sono io a dover dire in cosa
sono migliorato, se sono migliorato. Mi auguro sia il pubblico a farlo.
Sono entrambi due ruolo molti belli, diversi tra loro e rispetto a quelli interpretati in precedenza. Ne Il
Bosco sono Niccolò Brighenti, un giovane studente, che grazie al suo
fascino e alla sua fisicità riesce a oscillare tra il bene è il male; in
Solo per amore invece sono Stefano Nardi, un militare accecato dalla
vendetta.
Fra i personaggi che finora hai messo in scena quale hai sentito subito vicino a te? perché?
Senza dubbio quello di Marco, di Un fantastico via vai. E' un ragazzo
normale alle prese con problemi normali, inerenti all'età. Normalità non
vuol dire semplicità ma verità. Giovanni Zambito.
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