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martedì 26 novembre 2013

Cinema e tv, Fattitaliani intervista il giovane attore Giuseppe Maggio: sono una persona normale, cioè vera

A Natale Giuseppe Maggio sarà uno dei protagonisti nel nuovo film di Leonardo Pieraccioni, “Un fantastico via vai”. Nella divertentissima commedia, nelle sale dal 12 dicembre, interpreta il ruolo di Marco, un normale studente di medicina, che affronta i problemi legati alla sua età.
Giuseppe Maggio ha iniziato la sua carriera giovanissimo. Infatti a soli 16 anni è stato scoperto tra i banchi di scuola e lanciato nel mondo del cinema da Federico Moccia, che lo ha voluto in “Amore 14.
Nel 2012 il prestigioso Vogue International gli dedica un ampio servizio attribuendogli il titolo di “The golden actor of Rome” e le sue foto firmate da Bruce Weber fanno il giro del mondo, riscuotendo ottimi consensi.
Dopo aver preso parte alla fiction “Provaci ancora Prof 5” su Raiuno, Giuseppe gira “Una grande famiglia”, la web serie prequel dell’omonima serie di enorme successo targata Raiuno, in cui interpreta il ruolo di Edoardo (Alessandro Gassman) da giovane.
Attualmente è impegnato sul set al fianco di Giulia Michelini nella nuova serie tv di TaoDue “Il bosco” e nella serie di Endemol “Solo per amore”, entrambe  per Canale5. Giuseppe Maggio oltre ad essere uno dei più promettenti giovani attori in circolazione, sembra avere tutte le carte in regola per diventare il nuovo sex symbol del cinema italiano! Fattitaliani lo ha intervistato.
Visto il tuo aspetto, stai ponderando il rischio che nei primi tempi la valutazione della tua arte recitativa possa lasciare il posto a un giudizio sul tuo fisico?
Credo che aspetto esteriore ed aspetto interiore debbano coesistere nel migliore dei modi per ottenere grandi risultati. Per un attore tra le altre cose occorre un'idonea preparazione fisica diversa per ogni ruolo che interpreta. L'estetica, la bellezza per così dire, sono elementi fondamentali che contribuiscono al piacere della visione, sta all'interprete riuscire ad affascinare, sebbene cambiando, il pubblico osservatore.

E' già successo?
Sono agli albori della mia carriera, sarebbe sbagliato parlare del mio passato da attore, ciò che conta è il presente ma soprattutto il futuro.

Com'è stato lavorare con Pieraccioni? che atmosfera c'era sul set?
Ho avuto un grande opportunità di crescita. Leonardo si è dimostrato un uomo vero, lontano dalla consuetudine e dal prestabilito. Inquadra la professione nella sua totalità, è un vero artista, ed in quanto tale riesce a coinvolgere ogni singolo lavorante nel suo meraviglioso immaginario.

Personalmente quali sono i tuoi gusti a livello cinematografico e televisivo?
Ultimamente mi sono avvicinato molto al cinema francese. Credo che in Europa in questo momento riescano a toccare più di altri, un sublime senso di verità. 

Di fiction in fiction in che cosa soprattutto sei consapevole di essere maturato e migliorato?
Nietzsche diceva: "non la forza ma la costanza di un alto sentimento fa l'uomo superiore"; attraverso la fiction ho la possibilità di sperimentare, di evolvermi nel quotidiano. La pratica ti rende più sicuro dei tuoi mezzi, e ti aiuta a liberarti dal dubbio. Non sono io a dover dire in cosa sono migliorato, se sono migliorato. Mi auguro sia il pubblico a farlo.

Ci parli dei ruoli che interpreterai ne "Il bosco" e "Solo per amore"?
Sono entrambi due ruolo molti belli, diversi tra loro e rispetto a quelli interpretati in precedenza. Ne Il Bosco sono Niccolò Brighenti, un giovane studente, che grazie al suo fascino e alla sua fisicità riesce a oscillare tra il bene è il male; in Solo per amore invece sono Stefano Nardi, un militare accecato dalla vendetta. 

Fra i personaggi che finora hai messo in scena quale hai sentito subito vicino a te? perché?
Senza dubbio quello di Marco, di Un fantastico via vai. E' un ragazzo normale alle prese con problemi normali, inerenti all'età. Normalità non vuol dire semplicità ma verità. Giovanni Zambito.
 

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