“La
saga del più grande mago della storia rivive in un musical che
trasgredisce tutte le regole. Una verità scomoda, una scelta
rischiosa e poteri oscuri che tramano contro. Fingersi pazzo a volte
è l'unica via di fuga onorevole!”
Dal
25 al 27 ottobre il Teatro Grande Valdocco di Torino
- città natale del progetto - ospiterà la prima nazionale del
nuovo musical promosso da Accademia
dello Spettacolo
“Excalibur,
la Spada nella Roccia” e dopo la prima torinese lo spettacolo partirà in tournèe toccando le principali città italiane nella stagione teatrale 2013/2014.
L’opera, scritta e diretta da Mario
Restagno con
musiche di Giovanni
Maria Lori, è
prodotta da Teatro
dei Sogni, la
società cooperativa torinese che gestisce il progetto Scuola
Formazione Attore -
centro di eccellenza nell’educazione alle arti sceniche.
Excalibur
porta in scena una
delle storie più fantastiche e avvincenti di tutti i tempi: Maghi e
Streghe, innamoramenti e filtri magici, eroici cavalieri, belle dame
e insidiosi tradimenti. Lo
spettacolo stupisce il pubblico con potenti colpi di scena ma
chiede di usare memoria e intelligenza per entrare nel profondo della
storia, dove si
celano tematiche forti che interrogano l’esistenza umana. Alla
fine ripensando e riflettendo su quello che gli attori avranno
raccontato, il pubblico potrà scoprire il senso profondo, celato
dall’autore per lasciare possibilità di immaginare. Fattitaliani ha intervistato Mario Restagno.
Perché un musical su Excalibur? il soggetto e la storia di per sé si prestano bene a questo genere di spettacolo?
Gli
spettacoli promossi da Accademia dello Spettacolo, nella scelta dei
temi e delle produzioni, rispondono a criteri non commerciali: non viene
scelto un titolo perché va di moda o suona bene o può aver successo.
Con la saga di Artù si è voluto riflettere sul tema del destino o della
vocazione perché l'opera sarà distribuita gratuitamente in dvd in tutte
le scuole italiane. Excalibur, attraverso le vicende di Artù e Ginevra,
invita i ragazzi e i giovani ad affrontare il problema delle proprie
origini (i miei genitori) e del destino (che cosa farò da grande). La
versione della Disney del 1963 aveva già indicato in parte questo tema:
Merlino è il maestro che porta Artù a trovare la spada nella roccia.
In che senso si presenta come un musical sui generis?
Quando
si pensa al musical generalmente si sottintende uno spettacolo dai
contenuti leggeri basati su una storia d'amore. In Italia, in
particolare, il musical si propone come uno spettacolo di evasione in
cui predominano gli aspetti coreutici e canori: la recitazione resta in
secondo piano. Excalibur presenta un testo un po' più complesso di
quanto siamo soliti vedere nel musical nostrano: certo, c'è una storia
d'amore, ma si intreccia con una serie di altre vicende. Il pubblico è
invitato a fare uno sforzo perché i temi presentati toccano il cuore
dell'esistenza umana: perché sono al mondo? A quale destino sono
chiamato?
Qual secondo lei è il fascino maggiore della storia che ha cercato di trasferire nel testo e nella regia?
C'è
un'atmosfera gotica di base a cui non si è voluto rinunciare. Le
leggende originali raccontano di un Merlino frutto di una violenza
condotta da Satana per mettere al mondo l'Anticristo. Il V secolo dopo
Cristo è un periodo oscuro: in Inghilterra i Romani abbandonano l'isola,
violenza e terrore si diffondono. Lo stesso Artù è figlio di una
prepotenza di Uther Pendragon. Questi elementi narrativi vengono
conservati e su questi si innesta un altro punto vista: secondo l'autore
Merlino si rifugia a Caldicot dopo la morte di Pendragon fingendosi
pazzo... scattano quindi una serie di meccanismi umoristici. Così tutto
lo spettacolo è attraversato da passaggi improvvisi dalla tragedia alla
commedia.
Dirigere un cast con tanti artisti giovanissimi comporta una maggiore difficoltà o una più grande soddisfazione?
L'opera
è scritta in modo da offrire "naturalmente" spazio ai giovani: soltanto
Merlino e Sir Hector sono personaggi maturi, tutti gli altri hanno
un'età compresa tra i 16 e i 30 anni. Si è scelto, quindi, di creare un
cast che anche anagraficamente corrispondesse il più possibile all'età
dei personaggi poiché non ci sembrava bello vedere in scena un
quarantenne che interpreta un ventenne. Gli artisti sono stati
selezionati tra quelli provenienti dalle accademie di musical italiane
in modo da promuovere giovani che hanno dedicato tempo ed energie alla
propria formazione professionale. L'inesperienza dei giovani è certamente una maggiore difficoltà, ma si guarisce col tempo. Oggi è una soddisfazione perché si offre una chance concreta in un momento di crisi del settore.
Merlino, Artù, Ginevra: in che cosa o in quali tipi di persone potrebbero essere identificati oggi?
Merlino è il protagonista dello spettacolo: può ricordare il maestro Yoda di Star Wars o il mago Silente di Harry Potter. É un maestro per Artù e Ginevra. Intuisce il nascente sentimento tra i due giovani, li aiuta a scoprirsi ma nello stesso tempo indica loro una via per amare non consueta. Qui sta la novità per il pubblico: Merlino parlerà di verità, di distacco, concetti che non siamo abituati a veder trattati in "spettacoli leggeri" o associati al tema amoroso. Artù e Ginevra rappresentano due giovani di oggi e questo diventa evidente quando Merlino dice: "Miei cari giovani, in questi tempi dell'inganno, stare sotto il cielo stellato della verità eroico può diventare!". Giovanni Zambito.
Merlino è il protagonista dello spettacolo: può ricordare il maestro Yoda di Star Wars o il mago Silente di Harry Potter. É un maestro per Artù e Ginevra. Intuisce il nascente sentimento tra i due giovani, li aiuta a scoprirsi ma nello stesso tempo indica loro una via per amare non consueta. Qui sta la novità per il pubblico: Merlino parlerà di verità, di distacco, concetti che non siamo abituati a veder trattati in "spettacoli leggeri" o associati al tema amoroso. Artù e Ginevra rappresentano due giovani di oggi e questo diventa evidente quando Merlino dice: "Miei cari giovani, in questi tempi dell'inganno, stare sotto il cielo stellato della verità eroico può diventare!". Giovanni Zambito.
Il
Cast
In
un momento di crisi come quello attuale, Accademia dello Spettacolo
ha voluto dare un
segnale di controtendenza
proprio ai giovani che dopo anni di studio si affacciano alla
professione attoriale: siamo felici di annunciare che su 15
elementi del cast ben 13 sono giovani musical performer under30,
selezionati tra gli
oltre 500 partecipanti alle tre sessioni di casting, per aver
dimostrato di possedere una preparazione di alto livello nelle tre
discipline artistiche.
gipeto
(Titanic – Mamma
Mia! – Pinocchio, il Grande Musical) sarà
Merlino
o meglio Myrrid
(nome celtico), il potente mago che guiderà Artù,
Jacopo Siccardi,
alla scoperta del grande compito a cui è chiamato: diventare
Re della Britannia.
Morgana,
il lato oscuro della storia, sarà interpretata da Valentina
Gadaleta (Vincitrice
del programma “Serata d’Onore” su Rai Uno).
La giovane Marianna
Bonansone sarà
Ginevra mentre Artin
Picari vestirà i
panni di Sir Hector.
A
completare il cast vediamo Lucina
Scarpolini, Valentina Cesano, Elena Bonino, David Negletto, Rossella
Piro, Arianna Ciardo, Nicoletta Pane, Lorenzo Grilli, Davide Lovera,
Taddeo Pellegrini.
Le
coreografie sono firmate dalla giovane Lucia
Carnevale,
il M° Angelo
Galeano cura
la preparazione vocale; a Marco
Biesta è
stata affidata l’ideazione e la creazione dei costumi mentre
Giuseppe Garau ha
progettato le scenografie.
La
Trama
La
profezia di Avalon nel 410 d. C. aveva annunciato l'imminente sorgere
di un nuovo impero destinato presto ad affermarsi: l’impero dei
Britanni. Un prescelto è destinato ad estrarre la spada
Excalibur dalla roccia e a riunire in un'unica nazione le tribù
divise e in lotta della Britannia.
A
Myrrid (Merlino) è affidato il compito di riconoscere il prescelto:
per trent’anni sarà consigliere di Uther Pendragon aiutandolo a
cercare Excalibur, convinto che sia lui il predestinato della
profezia, ma questi viene assassinato in un’imboscata. Il
mago, deluso per aver fallito, si rifugia a Caldicot ospite di un suo
vecchio amico, Sir Hector. Qui si trova a fare da maestro al giovane
Artù, che ancora non sa leggere e scrivere, ma soprattutto a seguire
il nascente sentimento di questo ragazzo per Ginevra. Il grande Mago,
stratega e consigliere di re, che si dedica all'educazione
sentimentale di due adolescenti non convince Morgaine: la strega
giunge al castello per affrontare Myrrid e scoprire dove si nasconde
Excalibur...
Il
carattere innovativo del progetto non è testimoniato solo dalle
scelte che hanno portato alla creazione del cast ma si evidenzia
anche sul fronte dei contenuti: Excalibur
risulta essere un’opera di Teatro
Musicale sui generis,
in quanto non
rispetta tutte le regole del musical ma unisce in un mix alchemico
tratti appartenenti a linguaggi artistici differenti, dal musical
alla prosa, dalla commedia musicale italiana fino al cinema. Con
Excalibur si vuole dimostrare che esiste
una via di qualità per il teatro musicale italiano,
ritenuto spesso, senza ragione, una forma di spettacolo superficiale
e leggero: è possibile, invece, raccontare drammi, toccare tematiche
delicate e nello stesso tempo non diventare tediosi strappando un
sorriso al pubblico.
Dopo
la prima torinese lo spettacolo partirà
per una tournée di oltre 30 date
che toccherà le principali città italiane tra cui Milano, La
Spezia, Brescia, Lugano (CH) e molte altre.
Info
e Prevendita
I
biglietti per la prima nazionale sono in vendita presso Accademia
dello Spettacolo (Via Luserna di Rorà 16 a Torino – 011.4347273)
dal Lunedì al Venerdì 9.00-19.30 e Sabato 9.00-12.00 oppure su
www.ciaotickets.com.
Per
maggiori informazioni si può consultare il sito
www.excaliburmusical.it
o la pagina Facebook Excalibur
Musical
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