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giovedì 28 novembre 2013

Musica, il ritorno dei Tazenda: vento, mare e aria di Sardegna ne "Il respiro del silenzio". L'intervista di Fattitaliani

È in rotazione radiofonica, in digital download e su tutte le piattaforme streaming “IL RESPIRO DEL SILENZIO” (Rusty Records / Vida Records), il nuovo singolo dei TAZENDA.

martedì 26 novembre 2013

I 60 Frame a Fattitaliani: nella nostra musica la realtà in tanti piccoli dettagli. L'intervista

In rotazione nelle radio e disponibile in digital download c'è “L’Astronauta”, il primo singolo ufficiale dei 60 Frame, trio della provincia di Ascoli Piceno formato da Giorgio Strada (voce e synth) e dai due rapper Daniele Pacazocchi e Lorenzo Giustozzi. Il loro genere musicale spazia dall'hip hop più classico fino ad arrivare al rock e all'elettronica. Quest'estate si sono classificati terzi al Festival di Castrocaro, mentre attualmente sono impegnati con il concorso di Area Sanremo.

Cinema e tv, Fattitaliani intervista il giovane attore Giuseppe Maggio: sono una persona normale, cioè vera

A Natale Giuseppe Maggio sarà uno dei protagonisti nel nuovo film di Leonardo Pieraccioni, “Un fantastico via vai”. Nella divertentissima commedia, nelle sale dal 12 dicembre, interpreta il ruolo di Marco, un normale studente di medicina, che affronta i problemi legati alla sua età.
Giuseppe Maggio ha iniziato la sua carriera giovanissimo. Infatti a soli 16 anni è stato scoperto tra i banchi di scuola e lanciato nel mondo del cinema da Federico Moccia, che lo ha voluto in “Amore 14.
Nel 2012 il prestigioso Vogue International gli dedica un ampio servizio attribuendogli il titolo di “The golden actor of Rome” e le sue foto firmate da Bruce Weber fanno il giro del mondo, riscuotendo ottimi consensi.
Dopo aver preso parte alla fiction “Provaci ancora Prof 5” su Raiuno, Giuseppe gira “Una grande famiglia”, la web serie prequel dell’omonima serie di enorme successo targata Raiuno, in cui interpreta il ruolo di Edoardo (Alessandro Gassman) da giovane.
Attualmente è impegnato sul set al fianco di Giulia Michelini nella nuova serie tv di TaoDue “Il bosco” e nella serie di Endemol “Solo per amore”, entrambe  per Canale5. Giuseppe Maggio oltre ad essere uno dei più promettenti giovani attori in circolazione, sembra avere tutte le carte in regola per diventare il nuovo sex symbol del cinema italiano! Fattitaliani lo ha intervistato.

mercoledì 20 novembre 2013

Musica, a Fattitaliani i Libra presentano il disco d'esordio "Sottopelle": musica elettronica ed elettrica-acustica insieme. L'intervista

I Libra
La band romana Libra il 7 novembre ha pubblicato il disco d'esordio intitolato "Sottopelle" (leggi), dieci brani dalle sonorità elettro-minimal dal respiro internazionale con cantato in italiano (attualmente in rotazione nelle radio il secondo singolo "Zoe"): un album nato tra box, stanze sbiadite, piccoli studi di registrazione, synth, laptop e sotto la direzione artistica di Antonio Filippelli. I Libra sono Iacopo Sinigaglia (Voce, Synth), Gian Marco Ciampa (Chitarre, Synth), Alberto Paone (Beat & Pelli) e Federico Russo (Basso, Synth): Fattitaliani li ha intervistati.

martedì 19 novembre 2013

Massimo Priviero e i suoi primi 25 anni nella musica, "il viaggio di un uomo libero". L'intervista di Fattitaliani

Lo scorso 24 settembre - a distanza di sei anni dall’ultimo album di inediti - è uscito il nuovo lavoro discografico di Massimo Priviero intitolato “Ali di libertà”, con cui ha festeggiato i venticinque anni di carriera artistica . L'amore per il rock d’autore, il folk, il blues, quello giovanile per Dylan, Young e Springsteen, unito a quello per la letteratura e la storia, hanno accompagnato Priviero fin dalle sue prime canzoni in cerca di quella fusione tra rock d’autore e poesia che trova piena conferma anche in questa sua ultima produzione, in felice equilibrio tra forza esistenziale, scrittura e grande emotività vocale. Cliccando qui è visibile il video di “Alzati”, il singolo attualmente in rotazione radiofonica estratto dal nuovo album. Fattitaliani lo ha intervistato.
Stai festeggiando il 25° anniversario della tua carriera: come vedi a posteriori il tuo percorso dopo un quarto di secolo?
Vedo il viaggio di un uomo libero. Che a volte è caduto ed altre si è rialzato. Vedo il filo rosso che lega la musica e le parole che ho cercato. Vedo l’amore della gente che è venuta ai miei concerti e ha ascoltato le mie canzoni, facendole a volte diventare un pezzo della loro vita.

Ti senti davvero "un menestrello di strada" come ti hanno definito?
Lo sono stato da ragazzo. Ho continuato a sentire quello spirito. È una metafora che indica un modo di stare al mondo. Niente mi è stato così vicino quanto la voce dei menestrelli che ogni tanto sentivo nei miei vagabondaggi giovanili. Quando anch’io lo feci, giurai che non avrei mai tradito quella voce.

"Ali di libertà" arriva dopo sei anni dal disco precedente: nel frattempo sono usciti antologia e dvd... In che momento hai sentito forte l'esigenza di riproporti con degli inediti?
Quando è stato pronto un album contenente tanti pezzi della mia vita. Non ho inciso niente prima di Ali che non fosse così autobiografico e allo stesso modo condivisibile. Una volta che questo viaggio mi è sembrato avesse tutti i suoi pezzi, sono entrato in studio e ho registrato tutto.

A chi fai ascoltare le "bozze" delle tue composizioni? tieni molto al giudizio degli altri?
Nell’ultimo periodo della mia vita tengo al parere di mio figlio che ha vent’anni, così ogni tanto gli davo qualcosa da ascoltare. Ti assicuro che dove c’era da criticare non risparmiava niente, ma era ed è un bel confronto. A parte questo aneddoto, tengo al giudizio di chi viene ai miei concerti e ascolta le mie canzoni. Il resto conta molto poco.

Riprenderai il "Viaggio nella memoria" teatrale?
Credo di sì. Credo che faremo un’altra tappa ma è presto per definirne i contorni. Certamente è stata un’esperienza ricca e toccante. E la salvezza di certa memorie è assai importante nella mia vita.

Molto toccante il brano "La casa di mio padre": facile comporlo?
Facile comporlo, difficile inciderlo e ancora, a volte, suonarlo. Accade quando c’è molto e magari troppo di tuo dentro. Ma è giusto che sia così. È naturale e vero che sia così.

Oggi dov'è, qual è la tua casa? 
La mia casa rimane il pezzo di costa veneta dove son cresciuto, insieme a Milano che mi ha adottato ed è diventata la mia città. Poi ti potrei dire che la mia casa è qualsiasi pezzo di mondo dove mi sento in sintonia con la mia indole molto solitaria. Un sentiero di montagna d’estate, una riva del mare d’autunno. Giovanni Zambito.

Foto di Cristina Arrigoni (1) e Ferdinando Bassi (2).

Biografia
Nato all’inizio degli anni ‘60 sul litorale veneziano, Massimo Priviero vive e cresce a Jesolo. La prima parte della sua vita si divide tra vagabondaggi europei da menestrello di strada, studi universitari e musicali (è per esempio laureato in Filosofia Politica) e lavori di varia natura. Trasferitosi a Milano dopo aver firmato per Warner Music, alla fine del 1988 pubblica con successo “San Valentino”. Nel 1990 esce “Nessuna resa mai”, un album magico la cui titletrack diventa una sorta di manifesto esistenziale. Pubblicato con successo anche in numerosi paesi europei, si avvale della prestigiosa produzione di “Little” Steven Van Zandt, leggendario chitarrista e coproduttore dei grandi album di Springsteen. Priviero, impegnato in questi anni anche sul fronte "sociale", è per esempio l’artista italiano testimonial di “Sos Racisme”. Nel 1992 pubblica “Rock in Italia”, a cui fanno seguito nel ’94 e nel ’98 rispettivamente “Non mollare” e “Priviero”. Il viaggio prosegue in grande equilibrio tra le due anime dell’artista, quella più “rock d'autore” e quella più da “storyteller”. Nel 2000 esce “Poetika”, nel 2003 “Testimone” e nel 2006 “Dolce Resistenza”, album di grandi riscontri e di elevata forza artistica, poetica e vocale che si traduce in tour e concerti di grande impatto emozionale e che in qualche modo fa da spartiacque alla sua carriera. Un lavoro particolare sarà poi “Rock and Poems”, 2007, dove l’artista ribalta a suo modo grandi classici dei ’60 -’70: da Dylan a Waits, a Fogerty e tanti altri. Nel 2009 esce l’antologia reincisa “Sulla strada”, pubblicata anche in Germania e in Austria. Nella primavera del 2010, esce il tanto atteso primo live ufficiale con DVD allegato intitolato “Rolling live”. L’album, oltre ad entrare nelle top delle classifiche ufficiali di vendita, è contemporaneo all’uscita di un libro/biografia scritto dal giornalista Matteo Strukul, che avrà successive ristampe. Il titolo, neanche a dirlo, “Nessuna Resa Mai. La strada, il rock e la poesia di Massimo Priviero”. In seguito, Massimo ha messo in scena e portato in tour gli spettacoli teatrali di musica e teatro civile “Dall’Adige al Don. Viaggio nella memoria”, insieme allo scrittore Roberto Curatolo e, successivamente, insieme al giornalista-scrittore Daniele Biacchessi e ai Gang, le "Storie dell'Altra Italia". I riconoscimenti di critica e di pubblico gli hanno fatto conseguire in carriera svariati premi (come il "Lunezia" e l'"Enriquez"), nonostante l'artista si sia sempre tenuto lontano dall'inseguirli. Nel 2012 esce “Folkrock”, realizzato insieme al violinista Michele Gazich, un viaggio acustico che rilegge, rivisita e reinventa canzoni immortali del secondo novecento.

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