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martedì 29 giugno 2010
Mostre, LA MORTE DEL TORERO. LILY SALVO
ROBIN HOBB, INTERVISTA ESCLUSIVA ALL'AUTRICE DI TRE POPOLARISSIME SAGHE, IN ITALIA PER PRESENTARE "IL CUSTODE DEL DRAGO"
lunedì 28 giugno 2010
FRANCIA: A PARIGI IN APRILE IL PRIMO SALONE DELLA MORTE
Arriva a Parigi il Salone della morte, il primo in assoluto, che si terrà il prossimo aprile (dall'8 al 10) al Carrousel du Louvre. Sono gli stessi ideatori del Salone del libro o ancora della Fiac, Jessie Westenholz e Jean-Pierre Jouet, ad avere avuto l'idea perche' ''la morte non sia più considerata un tabù ''.
Negli stand, non solo imprese di pompe funebri, ma anche associazioni di sostegno psicologico per l'elaborazione del lutto, fino a catering per la preparazione del buffet post-funerale o ancora proposte di pret-a-porter per invitati e familiari dei defunti.
''Quando si perde qualcuno non si ha certo la testa perpensare al numero di pasticcini da offrire dopo la cerimonia. Se esistono dei wedding planners (organizzatori di matrimoni), perché no anche dei death planners (organizzatori di dipartite)?'', spiega al giornale Le Parisien Jessie Westenholz,consapevole che la sua idea puo' scioccare e dice di esserepronta ad affrontare le critiche. La Westenholz vorrebbe che lo stilista Karl Lagerfeld realizzasse per l'occasione una collezione ad hoc di abiti per vedove. E poi, sempre in vista del salone, prevede di lanciare sul web un concorso per le migliori epigrafi. (Ansa).
domenica 27 giugno 2010
Galleria Montoro, "Materica"
venerdì 25 giugno 2010
fino al 26 settembre a Villa Medici la mostra Kelly/Ingres
Cosa c'è in mostra. La mostra espone opere recenti e inedite di Ellsworth Kelly, come anche una selezione di suoi disegni di piante e figure, affiancate a una selezione di dipinti e disegni di Ingres.
giovedì 24 giugno 2010
Macro: prosegue "X Y Zorio"
mercoledì 23 giugno 2010
A CASTELBASSO: AU PAIR. COPPIE DI FATTO NELL'ARTE CONTEMPORANEA
lunedì 21 giugno 2010
Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza: GHIRLANDAIO Y EL RENACIMIENTO EN FLORENCIA
domenica 20 giugno 2010
La mostra di Nico Vascellari a Museion dal 5 giugno al 29 agosto.
al mart Mendini rende omaggio a Depero
sabato 19 giugno 2010
TV: MORTA VANNA BROSIO, CONDUTTRICE CANTANTE E GIORNALISTA
MUP: LE MAPPE URBANE PERSONALI DI MARINA MISITI FINALMENTE A ROMA
venerdì 18 giugno 2010
FATTITALIANI INTERVISTA GABRIELE RUGGIERI, SINDACO DI CASTELBASSO: "LA CULTURA ALLA BASE DI TUTTO"
Villa Medici: Jean-Auguste-Dominique Ingres / Ellsworth Kelly
MACRO TESTACCIO – LA PELANDA: Bernardo Siciliano, NUDE CITY
Mostra alla lorcan O'NEILL: ANSELM KIEFER, Die Ordnung Der Engel
alla macro JACOB HASHIMOTO
giovedì 17 giugno 2010
A CASTELBASSO 2010 ALIGHIERO BOETTI. TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO
La mostra, curata da Francesco Poli, attraverso la scelta molto precisa di venticinque lavori, che vanno dalla fine degli anni '60 agli anni'90, documenta in modo esemplare quasi tutti i principali aspetti della ricerca dell'artista torinese:
i suoi cicli tematici; i vari materiali (dal gesso al ferro, dalla carta al tessuto, agli orologi); le invenzioni di codici combinatori di numeri e lettere; e le sue tecniche particolari (realizzate anche da altri) come il tratteggio a biro, i ricami, la mail art con la permutazione matematica dei francobolli, le tecniche miste su carta con ritagli, ricalchi, frottage, e operazioni di pliage-dépliage.
Particolarmente importante, per la ricostruzione filologica del percorso artistico di Alighiero Boetti, è stata la collaborazione dell'Archivio Alighiero Boetti di Roma, in particolare della sua direttrice Anne Marie Sauzeau
Alighiero Boetti si può considerare fra i più eccentrici protagonisti dell'Arte Povera. Per molti versi la sua complessa e variegata ricerca, caratterizzata da una raffinata ironia concettuale apparentemente ludica ma legata a fondamentali questioni di fondo, è stata in anticipo sui tempi.
Anche se fin il suo ruolo nell'ambito delle tendenze processuali e concettuali a livello internazionale è stato sempre considerato molto rilevante, con una presenza costante nelle principali mostre di punta, solo negli anni successivi alla sua prematura scomparsa nel 1994 il suo lavoro di inimitabile originalità ha raggiunto finalmente un definitivo riconoscimento, anzi una vera e propria "consacrazione". E questo successo è legato a una riconsiderazione e rivalutazione critica di Boetti sollecitata anche dal fatto che la sua opera ha avuto e ha ancora una decisiva influenza su molti fra i migliori artisti neoconcettuali delle ultime generazioni
Sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Con la collaborazione della Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per l'Abruzzo.Con il contributo di Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Comunità Montana Zona "N",Consorzio dei Comuni del B.I.M., Camera di Commercio di Teramo, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo. Sponsor Il Centro, Monaco Mobili.
Palazzo De Sanctis, Castelbasso (TE)
opening: 26 giugno 2010, ore 19.00
periodo mostra: 26 giugno – 29 agosto 2010
orari di apertura: tutti i giorni dalle 19:00 alle 24:00
ingresso: € 5,00
Mostra: Caporossi, Kantor, Santangre, Wilson
mostra: Carlo Gavazzeni, Visione Fuggitiva
Il titolo della mostra prende spunto da un'opera di Sergey Sergeevic Prokof'ev, a sua volta ispirato dal verso dell'amico poeta simbolista Kostantin Dmitrevic Bal'mont, già autore del testo per un brano dello stesso musicista russo: "in ogni Visione Fuggitiva vedo mondi /empiti dal gioco volubile dell'arcobaleno". Si tratta dunque di un riferimento musicale che, oltre a legarsi al bagaglio culturale di Gavazzeni, descrive dissonanti armonie di questo viaggio.
Afferma Marziani che "...le immagini fotografiche di Gavazzeni sono la compressione metabolica di un diario senza pagine, un viaggio sentimentale nella sgretolatura fuggevole dell'esistenza. Il Salento si presta particolarmente bene a darci il senso di una posizione iconografica: quei colori già dentro la pittura, la scivolosa nettezza verso i rossi africani, le trasparenze imbevute di una metafisica estiva, è la Puglia che parla la lingua paziente dell'artista milanese, un luogo come attracco dell'anima nel cuore di un Mediterraneo interiore, frutto di biologie del classico e di visioni ellenistiche..."
Attraverso l'esperienza oceanica dell'artista, queste immagini esprimono la solitudine dell'individuo e la comunione con l'universo. Come commenta Giovanni Gavazzeni, queste visioni sono "apulie fuggitive, incantazioni estive, suggestioni effimere, transessenze". L'artista esprime il misterioso disagio dell'anima in cerca di una possibile sintonia con l'armonia del mondo.
Carlo Gavazzeni è già stato presentato da Valentina Moncada nella personale Teatri d'Invenzione 2007: ritratti di una Forma Urbis Romae estetica delineati dalla visione oggettiva propria del viaggiatore illuminato, e prima ancora nella collettiva "Site Specific", dedicata nel giugno 2006 al paesaggio nella fotografia contemporanea, insieme a Nan Goldin, Elger Esser e Symrin Gill.
Galleria Valentina Moncada
Via Margutta, 54 – 00187 Roma
mercoledì 16 giugno 2010
MOSTRE: LINEAMENTI. VOLTO E PAESAGGI DI TULLIO PERICOLI
domenica 13 giugno 2010
A MONTE SAN SAVINO UNA PORCHETTA RECORD DI QUASI 45 METRI
arte e morte prima e meglio di Damien Hirst
MORGAN: ASIA M'IMPEDISCE DI VEDERE NOSTRA FIGLIA
FIOCCO AZZURRO NELLA MISSIONE AFRICANA DI ISIMANI: E' NATO UN VITELLINO!
sabato 12 giugno 2010
cultura per tempi di crisi: GRATIS AL MUSEO MANZU' AD ARDEA
La Raccolta Manzù di Ardea, situata al km. 32 della via Laurentina, è uno dei quattro musei "collegati" alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Inaugurata il 22 maggio 1969 e donata allo Stato Italiano dieci anni dopo, la Raccolta, aperta al pubblico nel 1981, ospita le spoglie mortali dello stesso Manzù (Bergamo 1908 - Ardea 1991).
GIUSEPPE SINAGUGLIA CI RACCONTA IL SUO EGITTO CON I PASTELLI DI ASSALAMAELEIKUM
Cultura per tempi di crisi: si entra gratis alla Casa Museo di Mario Praz
Museo satellite della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, aperto al pubblico nel 1995.
Situata a Roma, in Palazzo Primoli ed aperta al pubblico nel giugno del 1995, la casa museo di Mario Praz (1896-1982) celebre anglista, saggista e critico, offre al visitatore una serie di 10 ambienti all'interno dei quali sono disposti gli oltre 1.200 pezzi, tra dipinti sculture, mobili ed arredi, che compongono la sua Raccolta.
Databili tra la fine del settecento e la prima metà del XIX secolo, tutte queste opere d'arte e questi oggetti contribuiscono a ricostruire una casa piena di fascino e di carattere, quale poteva realmente esistere alla metà dell'Ottocento.
In realtà ogni singolo pezzo è stato acquistato dal collezionista sul mercato antiquario europeo in oltre sessant'anni di appassionata ricerca e accuratamente disposto nei diversi ambienti in cui egli ha vissuto a Roma, prima nel grande appartamento di palazzo Ricci in Via Giulia, dove ha abitato con la moglie a partire dal 1934, poi dal 1969 in questo di Palazzo Primoli, dove è rimasto fino alla morte.
Nella sua celebre autobiografia del 1958, La Casa della Vita, ampliata e ripubblicata nel 1979,Mario Praz descrive i diversi ambienti, le stanze della sua casa, intrecciando la storia della sua vita e della sua collezione: dai primi mobili acquistati quando ancora viveva e studiava a Firenze, per passare poi agli oggetti comprati in Inghilterra dove insegnava italiano all'Università, prima a Liverpool e poi a Manchester, fino al trasferimento definitivo a Roma dove dal 1934 era divenuto titolare della Cattedra di Lingua e Letteratura inglese alla Sapienza, e dove sarebbe divenuto notissimo tra gli antiquari romani, quasi quotidianamente visitati.
Numerosi viaggi di studio e di lavoro, compiuti dal collezionista in Austria, Francia, Germania e nel nord dell'Europa, sono stati occasione per ulteriori acquisti e hanno contribuito a definire il carattere europeo della Raccolta, con i suoi mobili inglesi, i suoi bronzi francesi, le malachiti provenienti dalla Russia, i cristalli boemi, le porcellane tedesche, le vedute di tante città italiane ed europee, i ritratti delle famiglie regnanti, dai Borbone ai Bonaparte, e quelli di tanti sconosciuti individui vissuti nel XIX secolo.
Acquistata presso gli eredi di Mario Praz nel 1986 per due miliardi e cento milioni di lire e depositata in Galleria Nazionale d'Arte Moderna, la Raccolta è stata restaurata e catalogata, prima di essere ricollocata nell'appartamento al terzo piano di Palazzo Primoli, con la stessa disposizione datale dal Collezionista negli ambienti, anch'essi restaurati, ed adeguati alle esigenze museali, dove egli visse nei suoi ultimi anni, inquilino della Fondazione Primoli, cui ha lasciato, morendo, la sua vastissima biblioteca.
Ingresso gratuito.
Martedì- domenica 9-14 e 14.30 - 19.30; lunedì 14.30 - 19.30.
Ultimo ingresso consentito un' ora prima della chiusura.
Casa Museo Mario Praz Via Zanardelli 1 - 00186 Roma (zona piazza Navona). Palazzo Primoli, terzo piano (ascensore). Accoglienza, guardaroba e materiale didattico: piano terra.
Tel. e fax: 06 6861089- E-mail: museopraz@museopraz.191.it
Linee bus: 492, 70, 628, 81 , 116 - Metro Spagna (10-15 minuti a piedi) - Taxi: Piazza delle Cinque Lune.
cultura per tempi di crisi: GRATIS AL MUSEO MANZU' AD ARDEA
La collezione è costituita da più di ottanta tra sculture, bozzetti e medaglie, quasi tutte in bronzo, realizzate da Manzù tra il 1927 e il 1984, e da circa trecentotrenta tra disegni, incisioni e bozzetti di costumi teatrali, eseguiti tra il 1940 e il 1980.
Di particolare interesse è l'Archivio della Raccolta, costituito da documenti a stampa che vanno dal 1930 al 2000.
La Raccolta Amici di Manzù fu inizialmente ideata nel 1965 dalla moglie Inge Schabel, affiancata in tale realizzazione dal Comitato Amici di Manzù (formato, tra gli altri, da Cesare Brandi e Alexandre Rosenberg, ed il cui Statuto venne sottoscritto nel '66).
Il cantiere architettonico ebbe inizio nel marzo1967, mentre la Raccolta venne inaugurata ufficialmente il 22 maggio 1969, per essere donata dallo stesso Maestro allo Stato Italiano una decina di anni dopo.
Aperta al pubblico nell'aprile del 1981, in seguito alla scomparsa dell'artista, avvenuta nel 1991, dall'anno successivo la Raccolta ne ospita, per sua manifesta volontà, le spoglie mortali, in un filo di continuità con la scelta che lo aveva spinto nei primi anni Sessanta a fissare la propria dimora in prossimità di Ardea.
Il museo è aperto:
- lunedì: ore 14 - 19
- dal martedì alla domenica: ore 09 - 19
Ingresso gratuito - Tel.: 06 9135022
MOSTRA: AL MAXXI GINO DE DOMINICIS
venerdì 11 giugno 2010
TV: LA SERIE "ORRORI DA GUSTARE" DI DISCOVERY TRAVEL & LIVING SBARCA IN SICILIA
MOSTRA: AL MACRO EIGHTIES ARE BACK!
"AMLETO A GERUSALEMME", IL REPORTAGE DI KATIA IPPASO
MOSTRE: ALLA GAGOSIAN GALLERY PROSEGUE CHRISTOPHER WOOL
Fino al 30 luglio 2010 una mostra di nuovi dipinti di Christopher Wool. Wool filtra gli elementi della pittura astratta, quali la linea, la forma, e la superficie, attraverso la ruvida sintassi del degrado urbano, con un continuo controllo e rilascio gesturale.