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martedì 29 giugno 2010

Mostre, LA MORTE DEL TORERO. LILY SALVO

Con il suggestivo titolo LA MORTE DEL TORERO prosegue presso la Galleria Monserrato Arte del '900 la Mostra della pittrice latinoamericana Lily Salvo.Lily Salvo è scomparsa di recente a Roma dove risiedeva, lasciando in eredità la sua ultima esposizione, 20 opere tutte olio su tela, rappresentative del suo lavoro di questi ultimi anni di maturità creativa.

ROBIN HOBB, INTERVISTA ESCLUSIVA ALL'AUTRICE DI TRE POPOLARISSIME SAGHE, IN ITALIA PER PRESENTARE "IL CUSTODE DEL DRAGO"



(alla fine english version) - Robin Hobb (pseudonimo di Margaret Lindholm, nota anche come Megan Lindholm agli appassionati di fantasy) è nata in California nel 1952, ed è autrice di tre popolarissime saghe: The Farseer Trilogy (La Trilogia del Lungavista, pubblicata da Fanucci), The Tawny Man Series e The Liveship Traders (I mercanti di Borgomago), in corso di pubblicazione per Fanucci Editore. La stessa casa editrice ha da poco pubblicato in Italia "Il custode del drago" (pagg. 530, € 22,00). Fattitaliani.it l'ha intervistata.
Con "Il custode del drago" inizia un nuovo ciclo di romanzi. Quanto incide sui tempi della narrazione e della scrittura essere consapevoli di un seguito? Non penso. Effettivamente considero il sequel quando sto scrivendo un libro: per ogni racconto che io scrivo ho una idea precisa della sua collocazione finale sin dall'inizio. Spesso so quello che accadrà ai miei personaggi dopo la fine di un libro, ma questo non significa necessariamente che io sempre abbia in mente di scriverne il seguito. Pochissime storie hanno un finale netto, dove ogni cosa si risolve in una volta sola. Mi piace scrivere storie dove le principali vicende sono state risolte e il lettore può dire quanti degli altri temi saranno sciolti, ma nel concluderli resta spazio perché i personaggi continuino a vivere nella fantasia del lettore. Penso che il miglior punto dove finire un libro è quello in cui la prossima storia logicamente comincerà.
I draghi delle nuove generazioni sono ben diversi dai loro antenati: potrebbe essere una metafora dei tempi e dei personaggi di oggi? Io non sono uno scrittore che usa metafore di questo tipo. Quando io scrivo una storia, la mia maggiore preoccupazione è quella che sia una buona storia, con personaggi forti e una trama avvincente e dettagli interessanti. Il mio scopo non è fare critica sociale o impartire al lettore una lezione. Io non penso di essere brava sufficientemente a fare entrambe le cose bene! Così piuttosto io provo a raccontare una storia stimolante su personaggi che il lettore possa imparare ad amare. I dragoni de "Il custode del drago" e di "Dragon Haven" (secondo volume della nuova trilogia ancora inedito in Italia, ndr) sono un prodotto dei tempi in cui vivono. Così i loro custodi. Penso che sia interessante creare personaggi che devono fronteggiare sfide forti. Se l'eroe è già forte e coraggioso ed è il migliore spadaccino della terra già all'inizio del libro, allora io credo che la parte che rimane da raccontare non sia così interessante quanto il racconto di come sia diventato un eroe.
Chi l'ha iniziata al piacere della lettura? Io sono cresciuta in una casa piena di libri. Mia madre leggeva parecchio e ci si aspettava, puramente e semplicemente, che tutti i ragazzi della casa provassero piacere nei libri e nel leggere. I libri venivano commentati e condivisi, così saper leggere diventava una abilità importante se io volevo sapere di cosa le mie sorelle stessero parlando. Non appena io fui capace di leggere, ci si aspettò che io leggessi alle mie sorelle più piccole. Era un'attività di famiglia, e certi libri, come il "Libro della Giungla" di Rudyard Kipling, erano amati da tutti noi.
Si nota nei suoi libri una grande attenzione al dettaglio: per sua natura lei è una grande osservatrice della realtà vicina e lontana che la circonda? Io non penso di essere più una attenta osservatrice come ero una volta, ma io ancora mi diverto semplicemente  stando  tranquilla a guardare attorno a me, a prescindere dal fatto che io mi trovi in una foresta, o su un prato o in una città affollata. Mi piace provare stupore delle persone e delle cose che vedo, e da ciò cominciano a formarsi delle storie. Penso  anche che i dettagli siano importanti per immergere il lettore nella storia, specialmente alcuni dettagli sensoriali. Non basta dire solo quello che l'eroe vede. Il vicino ronzio di un'ape, il profumo di nasturzi aperti al sole e l'immondizia gettata nel sentiero di ghiaia che scricchiola sotto le vostre scarpe ti mette immediatamente dentro un certo tipo di giardino. Più sensi uno scrittore può impegnare per il lettore, più chiaro il racconto diviene.
Qual è il commento più curioso e originale che ha ricevuto dai lettori dei suoi libri? Questa domanda mi fa sorridere, perché il commento in questione è uno che non ripeterò in un contesto educato come questo. Era un commento molto grossolano a proposito del mio eroe, e consisteva in un'osservazione editoriale su... uhm... quello che questo editore pensava che il mio eroe facesse con un'anatra di gomma. Fu molto tempo fa, all'inizio della mia carriera, e a quel tempo fu molto scoraggiante per me che il mio editore vedesse il mio impetuoso e bell'eroe in una simile cruda maniera! E anche molto scioccante per me che un editore dicesse una simile cosa a uno scrittore! (Ti spiace di avermi fatto questa domanda?...). Giovanni Zambito.


ENGLISH VERSION:
"Dragon Keeper" starts a new series of books. How much the consciousness of have to writing a sequel influences way and timing of your writing? I don't think I really consider sequels when I'm actually writing a book.  Each tale has a clear ending place in my imagination from the time I begin.  I often know what will happen to my characters after the ending of a book, but that does not mean that I always plan to write a sequel.
Very few stories have tidy endings where everything is resolved at once.  I like to write stories where the main issues have been resolved, and the reader can tell how many of the other issues will wind up, but an ending that also leaves room for the characters to live on in the reader's imagination. I think the best place to end a book is where the next story would logically begin.
New generations of dragons are very different from their ancestors: could it be a metaphor of times and character of today? I am not a writer who uses metaphor in that way.  When I write a story, my biggest concern is that it be a good story, with strong characters and a compelling plot and interesting details.  My goal is not to make social commentary or teach the reader a lesson.  I don't think I am clever enough to do either of those things well!  So instead I try to tell an exciting story about characters that the reader will come to love.
The dragons of Dragon Keeper and Dragon Haven are a product of the times that they live in.  So are their keepers.  I think that it is interesting to create characters that must face strong challenges.  If the hero is already strong and brave and the best swordsman in the land at the beginning of the book, then I think that the part that is left to tell may not be as interesting as the tale of how he came to be a hero.
Who did you introduce to the reading? Is there someone that played a very decisive role in approaching you to the reading? I grew up in a house full of books.  My mother read a great deal and it was simply expected that all the children of the household would enjoy books and reading.  Books were talked about and shared in our family, so being able to read was an important skill if I wanted to know what my sisters were discussing.  And reading was passed down.  As soon as I was good at reading, it was expected that I would read to my younger brothers.  It was a family activity, and certain books, such as Rudyard Kipling's The Jungle Book were cherished by all of us.
In your books there is a very big attention to the details. Are you a person that take careful looks at things all around you? I don't think I am as observant as I once was, but I still enjoy just being still and looking around me, regardless of whether I am in a forest or a meadow or a crowded city.  I like to wonder about the people and things that I see, and from that comes making up stories about them.  I also think that details are important to pulling the reader into the story, especially sensory details.  It isn't enough to say only what the hero sees.  A bee buzzing past, the scent of nasturtiums open in the sun and dirt spilled on the pathway and gritty under your shoes puts you immediately into a certain sort of a garden.  The more senses a writer can engage for the reader, the clearer the tale becomes.
Which is the most curious and original comment you received about your books? This question makes me smile, because the comment I received is one that I will not repeat in such a polite setting.  It was about my hero, it was very rude, and it was an editorial observation about, um, what this editor thought my hero might do with a rubber duck.  It was a very long time ago, at the beginning of my career, and at the time it was very discouraging to me that my editor would see my dashing and handsome hero in such a crude way!  And very shocking to me then that an editor would say such a thing to a writer!  (Are you sorry you asked me this question?).  Giovanni Zambito

lunedì 28 giugno 2010

FRANCIA: A PARIGI IN APRILE IL PRIMO SALONE DELLA MORTE


28 giugno 2010 -

Arriva a Parigi il Salone della morte, il primo in assoluto, che si terrà il prossimo aprile (dall'8 al 10) al Carrousel du Louvre. Sono gli stessi ideatori del Salone del libro o ancora della Fiac, Jessie Westenholz e Jean-Pierre Jouet, ad avere avuto l'idea perche' ''la morte non sia più considerata un tabù ''.


Negli stand, non solo imprese di pompe funebri, ma anche associazioni di sostegno psicologico per l'elaborazione del lutto, fino a catering per la preparazione del buffet post-funerale o ancora proposte di pret-a-porter per invitati e familiari dei defunti.

''Quando si perde qualcuno non si ha certo la testa perpensare al numero di pasticcini da offrire dopo la cerimonia. Se esistono dei wedding planners (organizzatori di matrimoni), perché no anche dei death planners (organizzatori di dipartite)?'', spiega al giornale Le Parisien Jessie Westenholz,consapevole che la sua idea puo' scioccare e dice di esserepronta ad affrontare le critiche. La Westenholz vorrebbe che lo stilista Karl Lagerfeld realizzasse per l'occasione una collezione ad hoc di abiti per vedove. E poi, sempre in vista del salone, prevede di lanciare sul web un concorso per le migliori epigrafi. (Ansa).

domenica 27 giugno 2010

Galleria Montoro, "Materica"

C'è tutta la complessità percettiva del contemporaneo nello sguardo degli otto artisti che la Galleria Montoro di Roma ospita fino al 4 luglio. Un'esposizione suggestiva attraversata dall'idea condivisa che è possibile rintracciare l'arte nella materia più insolita o minuta, che la spinta creativa è data dall'inganno apparente, dall'illusione di senso.

venerdì 25 giugno 2010

fino al 26 settembre a Villa Medici la mostra Kelly/Ingres


Prosegue a Villa Medici, fino al 26 settembre, la mostra che vede riuniti due grandi artisti: Ellsworth Kelly, artista vivente e Jean-Auguste-Dominique Ingres, appartenente al secolo XIX.
Cosa c'è in mostra. La mostra espone opere recenti e inedite di Ellsworth Kelly, come anche una selezione di suoi disegni di piante e figure, affiancate a una selezione di dipinti e disegni di Ingres.

giovedì 24 giugno 2010

Macro: prosegue "X Y Zorio"


A cura di Luca Massimo Barbero prosegue fino al 22 agosto la mostra di GILBERTO ZORIO "X Y Zorio", uno dei principali esponenti dell'Arte Povera. Un grande maestro del contemporaneo ripensa uno spazio del MACRO: lo trasforma in un luogo di energia pulsante e coinvolge il pubblico in una esperienza totale, fisica e psichica insieme. Grazie a un progetto concepito da Gilberto Zorio appositamente per gli spazi del MACRO, una delle sale del Museo si trasforma in una sua grande opera dedicata al coinvolgimento del pubblico.

mercoledì 23 giugno 2010

A CASTELBASSO: AU PAIR. COPPIE DI FATTO NELL'ARTE CONTEMPORANEA

Sabato 26 giugno 2010 alle ore 19.00 inaugura au pair. coppie di fatto nell'arte contemporanea, a cura di Giacinto Di Pietrantonio e Francesca Referza, collettiva di coppie di artisti contemporanei. La mostra, ospitata a Palazzo De Sanctis, a Castelbasso (TE), dal 26 giugno al 29 agosto 2010, è stata organizzata dalla Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture al suo secondo anno di attività.

lunedì 21 giugno 2010

Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza: GHIRLANDAIO Y EL RENACIMIENTO EN FLORENCIA

Del 23 de junio al 10 de octubre de 2010, Comisario: Gert Jan van der Sman. Este verano, el Museo Thyssen-Bornemisza presenta en sus salas de exposiciones temporales Ghirlandaio y el Renacimiento en Florencia, un recorrido por el arte florentino del Quattrocento que tiene como punto de partida uno de los iconos de su colección permanente: el Retrato de Giovanna degli Albizzi Tornabuoni pintado por Domenico Ghirlandaio entre 1489 y 1490.

domenica 20 giugno 2010

La mostra di Nico Vascellari a Museion dal 5 giugno al 29 agosto.

20 giugno 2010 - E' Nico Vascellari, il protagonista del progetto espositivo fino al 29 agosto a Museion. La mostra, a cura di Letizia Ragaglia, si inserisce nel programma di Museion dedicato alle diverse declinazioni della scultura.

al mart Mendini rende omaggio a Depero


Fino al 17 ottobre alla Casa d'Arte Futurista Depero, una delle sedi del Mart, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, due protagonistidella cultura italiana del '900 si incontrano in un raffronto a tutto campo tra arte, design e architettura: un confronto inedito tra due grandi creativi, Alessandro Mendini rende omaggio a Fortunato Depero.

sabato 19 giugno 2010

TV: MORTA VANNA BROSIO, CONDUTTRICE CANTANTE E GIORNALISTA

E' morta questa notte a Torino, dopo una lunga malattia, la conduttrice, cantante e giornalista sportiva Vanna Brosio. Nata nel 1948, la Brosio, dopo un esordio come modella, aveva fatto parte nei primi anni Sessanta, del Clan Celentano, poi ebbe anche una carriera di solista, con canzoni scritte per lei da Jannacci, Boncompagni, Malgioglio.

MUP: LE MAPPE URBANE PERSONALI DI MARINA MISITI FINALMENTE A ROMA

Le Mappe Urbane Personali finalmente a Roma. Dal 3 giugno al 3 luglio 2010, infatti, alcune delle più recenti foto del progetto artistico-fotografico di Marina Misiti, intitolato MUP/Mappe Urbane Personali (presentato al Festival Internazionale di Fotografia di Corigliano 2008 e al Museo Emilio Greco di Sabaudia nel 2009 per Madphotodonna), sono esposte nella mostra collettiva organizzata da Sala1 e Via Giulia 95 "Raccolta di Racconti IV", accanto ad opere di Aliosha, I. Evans, S. Fontebasso Di Martino, O. Kyu, H. Rui, N. Takahara, Tito, G. Zogo, U. Morera, A.F. de Bellefroid. Arredi di metissage e decorazioni antiche fanno da cornice alle immagini contemporanee presentate nell'atelier-galleria di Assieh Meneghini, in via Giulia, nel Palazzo Donarelli Ricci.

venerdì 18 giugno 2010

FATTITALIANI INTERVISTA GABRIELE RUGGIERI, SINDACO DI CASTELBASSO: "LA CULTURA ALLA BASE DI TUTTO"

Dal 26 giugno al 29 agosto l'arte, la letteratura, la musica come strumento di sviluppo per un territorio saranno protagonisti del comune di Castelbasso (Teramo) secondo l'obiettivo della Fondazione "Malvina Menegaz per le Arti e le Culture" e del suo Presidente Osvaldo Menegaz che anche questo anno trasformeranno il borgo in un centro dove i visitatori gustando l'atmosfera di questo luogo potranno vivere momenti di svago e allo stesso tempo di arricchimento culturale. Fattitaliani.it ha intervistato il sindaco Gabriele Ruggieri che constata come la cultura molto spesso sia snobbata e incompresa dalla politica.

Villa Medici: Jean-Auguste-Dominique Ingres / Ellsworth Kelly

Dal 20 giugno al 26 settembre 2010, l'Accademia di Francia a Roma - Villa Medici presenta una mostra che vedrà riuniti due grandi artisti della storia dell'arte, Ellsworth Kelly, artista americano tra i più attivi della scena contemporanea e Jean-Auguste-Dominique Ingres (1780-1867). L'intenzione non è quella di mettere a confronto due stili o due generi formali, bensì di comprendere quali siano le relazioni che hanno legato il lavoro di Kelly - tra i pittori astratti più significativi su scala mondiale dalla fine degli anni '40 - durante la sua permanenza a Parigi, al pittore francese, un tempo direttore di Villa Medici, la cui opera ha nutrito tanto l'arte accademica quanto l'arte moderna più innovativa.

MACRO TESTACCIO – LA PELANDA: Bernardo Siciliano, NUDE CITY

Nel suggestivo spazio de La Pelanda, al MACRO Testaccio dal 24 giugno Bernardo Siciliano presenta Nude City, una mostra a cura di Maria Ida Gaeta e Lea Mattarella; per l'occasione verranno presentate tele di grandi dimensioni raffiguranti nudi femminili e dipinti di piccolo medio formato di quella che da più di dieci anni è la città in cui vive l'artista: New York.

Mostra alla lorcan O'NEILL: ANSELM KIEFER, Die Ordnung Der Engel

Anselm Kiefer second solo show with Galleria Lorcan O'Neill Roma. New, tall paintings are on display in the main gallery, and a sculpture accompanied by works on paper are installed in the gallery's annex space.

ONE PIECE ART: AMORE IMPERFETTO

Prosegue presso la One Piece Art Gallery di via Margutta 85, a Roma, la mostra di Pino Settanni di una serie di mobili scatti da "mobile" della bella Interior Designer Olimpia Orsini.

ART SHAKE, FESTIVAL DI ARTI CONTEMPORANEE

Mondo Bizzarro Gallery/arte contemporanea è lieta di presentare la terza edizione del festival di arti visive e performative ART SHAKE, che approda a Roma nelle gallerie d'arte di via Reggio Emilia, la cosiddetta "area Macro".

alla macro JACOB HASHIMOTO

Con un' installazione site specific di Jacob Hashimoto, MACRO ha inaugurato il nuovo spazio di congiunzione tra la nuova ala del Museo e l'area di Via Reggio Emilia. L'opera "Silence Still Governs Our Consciousness" è un fluttuante mondo contemporaneo, un'opera fantastica che anticipa il passaggio tra il presente e il futuro del MACRO.

giovedì 17 giugno 2010

A CASTELBASSO 2010 ALIGHIERO BOETTI. TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO

La Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, continuando il triennio espositivo riservato ai grandi Maestri del Novecento, ospita per il 2010 una mostra interamente dedicata ad Alighiero Boetti.
La mostra, curata da Francesco Poli, attraverso la scelta molto precisa di venticinque lavori, che vanno dalla fine degli anni '60 agli anni'90, documenta in modo esemplare quasi tutti i principali aspetti della ricerca dell'artista torinese:

i suoi cicli tematici; i vari materiali (dal gesso al ferro, dalla carta al tessuto, agli orologi); le invenzioni di codici combinatori di numeri e lettere; e le sue tecniche particolari (realizzate anche da altri) come il tratteggio a biro, i ricami, la mail art con la permutazione matematica dei francobolli, le tecniche miste su carta con ritagli, ricalchi, frottage, e operazioni di pliage-dépliage.

Particolarmente importante, per la ricostruzione filologica del percorso artistico di Alighiero Boetti, è stata la collaborazione dell'Archivio Alighiero Boetti di Roma, in particolare della sua direttrice Anne Marie Sauzeau

Alighiero Boetti si può considerare fra i più eccentrici protagonisti dell'Arte Povera. Per molti versi la sua complessa e variegata ricerca, caratterizzata da una raffinata ironia concettuale apparentemente ludica ma legata a fondamentali questioni di fondo, è stata in anticipo sui tempi.

Anche se fin il suo ruolo nell'ambito delle tendenze processuali e concettuali a livello internazionale è stato sempre considerato molto rilevante, con una presenza costante nelle principali mostre di punta, solo negli anni successivi alla sua prematura scomparsa nel 1994 il suo lavoro di inimitabile originalità ha raggiunto finalmente un definitivo riconoscimento, anzi una vera e propria "consacrazione". E questo successo è legato a una riconsiderazione e rivalutazione critica di Boetti sollecitata anche dal fatto che la sua opera ha avuto e ha ancora una decisiva influenza su molti fra i migliori artisti neoconcettuali delle ultime generazioni

Francesco Poli insegna Storia dell'Arte contemporanea all'Accademia di Brera ed è chargé de cours a Parigi VIII. Tra i libri pubblicati: Produzione artistica e mercato (Einaudi, Torino 1975), L'arte bella (con L. Caramel, Feltrinelli, Milano 1980), Il Novecento (con L. Caramel, Fabbri, Milano 1985), La Metafisica (Laterza, Roma-Bari 1989), Giulio Paolini (Lindau, Torino 1990), Dizionario dell'arte contemporanea (con M. Corgnati, Feltrinelli, Milano 1994), Minimalismo, Arte Povera, Arte Concettuale (Laterza, Roma-Bari 1995 e 1997), Il sistema dell'arte contemporanea (Laterza, Roma-Bari 1999), Arte contemporanea. Dall'informale alle ricerche attuali (con F. Bernardelli, A. Mondadori, Milano 2007). Ha curato come critico d'arte numerose mostre in spazi pubblici e privati. Collabora con varie riviste e, con continuità, con "Il Manifesto".

Sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Con la collaborazione della Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per l'Abruzzo.Con il contributo di Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Comunità Montana Zona "N",Consorzio dei Comuni del B.I.M., Camera di Commercio di Teramo, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo. Sponsor Il Centro, Monaco Mobili.


Palazzo De Sanctis, Castelbasso (TE)

opening: 26 giugno 2010, ore 19.00

periodo mostra: 26 giugno – 29 agosto 2010

orari di apertura: tutti i giorni dalle 19:00 alle 24:00

ingresso: € 5,00

Catalogo in mostra



Mostra: Caporossi, Kantor, Santangre, Wilson

Continua, presso La Nuova Pesa Centro per l’Arte Contemporanea, la mostra, Scene-quadro a cura di Valentina Valentini, che intende esplorare le connessioni e le interferenze tra il linguaggio teatrale e quello delle arti visive attraverso il lavoro di Riccardo Caporossi, Tadeusz Kantor, Robert Wilson, Santasangre.

mostra: Carlo Gavazzeni, Visione Fuggitiva

Alla GALLERIA VALENTINA MONCADA è in corso la seconda mostra personale romana dell'artista italiano Carlo Gavazzeni, intitolata Visione Fuggitiva, a cura di Valentina Moncada e Gianluca Marziani. Le opere selezionate appartengono ad un corpo di lavoro ispirato al paesaggio e sono state scattate durante molteplici visite in Puglia.
Il titolo della mostra prende spunto da un'opera di Sergey Sergeevic Prokof'ev, a sua volta ispirato dal verso dell'amico poeta simbolista Kostantin Dmitrevic Bal'mont, già autore del testo per un brano dello stesso musicista russo: "in ogni Visione Fuggitiva vedo mondi /empiti dal gioco volubile dell'arcobaleno". Si tratta dunque di un riferimento musicale che, oltre a legarsi al bagaglio culturale di Gavazzeni, descrive dissonanti armonie di questo viaggio.

Afferma Marziani che "...le immagini fotografiche di Gavazzeni sono la compressione metabolica di un diario senza pagine, un viaggio sentimentale nella sgretolatura fuggevole dell'esistenza. Il Salento si presta particolarmente bene a darci il senso di una posizione iconografica: quei colori già dentro la pittura, la scivolosa nettezza verso i rossi africani, le trasparenze imbevute di una metafisica estiva, è la Puglia che parla la lingua paziente dell'artista milanese, un luogo come attracco dell'anima nel cuore di un Mediterraneo interiore, frutto di biologie del classico e di visioni ellenistiche..."

Attraverso l'esperienza oceanica dell'artista, queste immagini esprimono la solitudine dell'individuo e la comunione con l'universo. Come commenta Giovanni Gavazzeni, queste visioni sono "apulie fuggitive, incantazioni estive, suggestioni effimere, transessenze". L'artista esprime il misterioso disagio dell'anima in cerca di una possibile sintonia con l'armonia del mondo.

Carlo Gavazzeni è già stato presentato da Valentina Moncada nella personale Teatri d'Invenzione 2007: ritratti di una Forma Urbis Romae estetica delineati dalla visione oggettiva propria del viaggiatore illuminato, e prima ancora nella collettiva "Site Specific", dedicata nel giugno 2006 al paesaggio nella fotografia contemporanea, insieme a Nan Goldin, Elger Esser e Symrin Gill.


Galleria Valentina Moncada
Via Margutta, 54 – 00187 Roma

T +39 06 3207956
E-mail: infogalleria@valentinamoncada.com


mercoledì 16 giugno 2010

MOSTRE: LINEAMENTI. VOLTO E PAESAGGI DI TULLIO PERICOLI

Ritratti come paesaggi. E viceversa. La mostra di Tullio Pericoli, "Lineamenti. Volto e paesaggio" - dal 16 giugno al 19 settembre 2010 al Museo dell'Ara Pacis a Roma - è una selezione, a cura di Federica Pirani, di 53 oli di grandi dimensioni realizzati tra il 2007 e il 2010 che prende in esame la ricerca pittorica sul ritratto e sul paesaggio condotta dall'artista marchigiano (nato a Colli del Tronto in provincia di Ascoli Piceno, e trasferito dal 1961 a Milano) notissimo finora soprattutto come disegnatore e ritrattista. «Io, dentro il mio dipingere metto il piacere di trasformare in pittura la bellezza del mondo usando i graffi del disegno come antiche cicatrici di un volto, i solchi del pennello, la sapienza dell'impaginazione, la capacità di leggere con gli occhi le stratificazioni e le relazioni presenti nella natura» afferma Pericoli.

domenica 13 giugno 2010

A MONTE SAN SAVINO UNA PORCHETTA RECORD DI QUASI 45 METRI

La porchetta di Monte San Savino (Arezzo) è entrata nel Guinness dei Primati: con 65 maiali, tutti cotti alla brace secondo la tradizione, è stata stesa un'unica porchetta di 44 metri e 92 centimetri. Un record che straccia il precedente: un'azienda abruzzese, alcuni anni fa, gareggiò con una porchetta di 31,19 metri.

arte e morte prima e meglio di Damien Hirst

Nella Cipta della Chiesa dell'Immacolata nel Convento dei frati cappuccini, nella celeberrima via Veneto di Roma, furono sepolti i frati cappuccini fino al 1870. Periodicamente le salme (pare vi siano i resti di oltre tremila persone) venivano riesumate e raccolte in un ossario finchè, in un delirio tardobarocco, qualcuno pensò di usare i poveri resti ossei come elementi decorativi.

MORGAN: ASIA M'IMPEDISCE DI VEDERE NOSTRA FIGLIA

"La madre di Anna Lou mi impedisce di vedere mia figlia malgrado due giudici del Tribunale per i Minorenni di Roma abbiano disposto il diritto di visita mensile in due week-end alterni". Lo afferma il cantante Morgan, in una dichiarazione diffusa dal suo legale Giampaolo Cicconi, riferendosi alla controversia con la ex compagna, l'attrice Asia Argento, con la quale ha una figlia. L'attrice aveva intrapreso un'azione per togliere a Morgan la potestà genitoriale sulla figlia.

FIOCCO AZZURRO NELLA MISSIONE AFRICANA DI ISIMANI: E' NATO UN VITELLINO!

13 giugno 2010 - Ismani è... una parrocchia della Diocesi di Iringa, gemellata con la Diocesi di Agrigento, che se ne prende cura da più di trent'anni. Si trova sull'altopiano africano in Tanzania: sacerdoti e laici offrono il loro servizio vivendo con la gente e condividendo quello che si ha verso un futuro più equo per tutti ... dove volontari di tutte le età si recano durante l'anno per periodi di esperienza in missione, mettendosi a disposizione delle necessità della gente...
 http://www.ismani.org/ è uno spazio dedicato alla promozione della solidarietà e della fraternità nei confronti della popolazione dei 22 villaggi della parrocchia di Ismani per condividere le notizie in arrivo da Ismani e mettere in contatto persone aperte al mondo, che trovano tempo nella loro città, nella loro vita quotidiana per condividere l'impegno di Ismani e collaborare a varie attività. Fra i volontari c'è Augusto Sbaraglia che ci racconta di un evento che pur nella sua estrema semplicità rappresenta un elemento di straordinarietà.

sabato 12 giugno 2010

cultura per tempi di crisi: GRATIS AL MUSEO MANZU' AD ARDEA

La Raccolta Manzù di Ardea, situata al km. 32 della via Laurentina, è uno dei quattro musei "collegati" alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Inaugurata il 22 maggio 1969 e donata allo Stato Italiano dieci anni dopo, la Raccolta, aperta al pubblico nel 1981, ospita le spoglie mortali dello stesso Manzù (Bergamo 1908 - Ardea 1991).

GIUSEPPE SINAGUGLIA CI RACCONTA IL SUO EGITTO CON I PASTELLI DI ASSALAMAELEIKUM

"ASSALAMAELEIKUM - Disegni dall'Egitto" del pittore siciliano Giuseppe Sinaguglia rappresentano una sorta di diario di viaggio di un italiano del sud in Oriente, che attraverso piccoli segni - il velo, la lieve ruga sulla fronte causata dal modo di pregare, il thè, il fiore del gelsomino, la luna o la mano che respinge il malocchio - ci racconta modi di vivere, vezzi, credenze e cultura araba.

Cultura per tempi di crisi: si entra gratis alla Casa Museo di Mario Praz

12 giugno 2010 - Cultura senza spesa, adatta ai tempi di crisi: ingresso gratuito al museo Praz. Portaci i figli, vacci con gli amici. E' un posto formidabile, dove si entra nel mondo di un grande studioso, fra cose belle e un sapore inalterato di cultura vissuta.
Tipologia museale assai rara in Italia, questa casa museo si presenta come una vera e propria abitazione privata, mantenuta inalterata dopo la scomparsa del suo proprietario, celebre studioso di letteratura inglese e collezionista di opere d'arte ed arredi del XIX secolo.
Museo satellite della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, aperto al pubblico nel 1995.

Situata a Roma, in Palazzo Primoli ed aperta al pubblico nel giugno del 1995, la casa museo di Mario Praz (1896-1982) celebre anglista, saggista e critico, offre al visitatore una serie di 10 ambienti all'interno dei quali sono disposti gli oltre 1.200 pezzi, tra dipinti sculture, mobili ed arredi, che compongono la sua Raccolta.

Databili tra la fine del settecento e la prima metà del XIX secolo, tutte queste opere d'arte e questi oggetti contribuiscono a ricostruire una casa piena di fascino e di carattere, quale poteva realmente esistere alla metà dell'Ottocento.

In realtà ogni singolo pezzo è stato acquistato dal collezionista sul mercato antiquario europeo in oltre sessant'anni di appassionata ricerca e accuratamente disposto nei diversi ambienti in cui egli ha vissuto a Roma, prima nel grande appartamento di palazzo Ricci in Via Giulia, dove ha abitato con la moglie a partire dal 1934, poi dal 1969 in questo di Palazzo Primoli, dove è rimasto fino alla morte.

Nella sua celebre autobiografia del 1958, La Casa della Vita, ampliata e ripubblicata nel 1979,Mario Praz descrive i diversi ambienti, le stanze della sua casa, intrecciando la storia della sua vita e della sua collezione: dai primi mobili acquistati quando ancora viveva e studiava a Firenze, per passare poi agli oggetti comprati in Inghilterra dove insegnava italiano all'Università, prima a Liverpool e poi a Manchester, fino al trasferimento definitivo a Roma dove dal 1934 era divenuto titolare della Cattedra di Lingua e Letteratura inglese alla Sapienza, e dove sarebbe divenuto notissimo tra gli antiquari romani, quasi quotidianamente visitati.

Numerosi viaggi di studio e di lavoro, compiuti dal collezionista in Austria, Francia, Germania e nel nord dell'Europa, sono stati occasione per ulteriori acquisti e hanno contribuito a definire il carattere europeo della Raccolta, con i suoi mobili inglesi, i suoi bronzi francesi, le malachiti provenienti dalla Russia, i cristalli boemi, le porcellane tedesche, le vedute di tante città italiane ed europee, i ritratti delle famiglie regnanti, dai Borbone ai Bonaparte, e quelli di tanti sconosciuti individui vissuti nel XIX secolo.

Acquistata presso gli eredi di Mario Praz nel 1986 per due miliardi e cento milioni di lire e depositata in Galleria Nazionale d'Arte Moderna, la Raccolta è stata restaurata e catalogata, prima di essere ricollocata nell'appartamento al terzo piano di Palazzo Primoli, con la stessa disposizione datale dal Collezionista negli ambienti, anch'essi restaurati, ed adeguati alle esigenze museali, dove egli visse nei suoi ultimi anni, inquilino della Fondazione Primoli, cui ha lasciato, morendo, la sua vastissima biblioteca.

Ingresso gratuito.

Martedì- domenica 9-14 e 14.30 - 19.30; lunedì 14.30 - 19.30.

Ultimo ingresso consentito un' ora prima della chiusura.

Casa Museo Mario Praz Via Zanardelli 1 - 00186 Roma (zona piazza Navona). Palazzo Primoli, terzo piano (ascensore). Accoglienza, guardaroba e materiale didattico: piano terra.

Tel. e fax: 06 6861089- E-mail: museopraz@museopraz.191.it

Linee bus: 492, 70, 628, 81 , 116 - Metro Spagna (10-15 minuti a piedi) - Taxi: Piazza delle Cinque Lune.


cultura per tempi di crisi: GRATIS AL MUSEO MANZU' AD ARDEA

12 giugno 2010 - La Raccolta Manzù di Ardea, situata al km. 32 della via Laurentina, è uno dei quattro musei "collegati" alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Inaugurata il 22 maggio 1969 e donata allo Stato Italiano dieci anni dopo, la Raccolta, aperta al pubblico nel 1981, ospita le spoglie mortali dello stesso Manzù (Bergamo 1908 - Ardea 1991).
La collezione è costituita da più di ottanta tra sculture, bozzetti e medaglie, quasi tutte in bronzo, realizzate da Manzù tra il 1927 e il 1984, e da circa trecentotrenta tra disegni, incisioni e bozzetti di costumi teatrali, eseguiti tra il 1940 e il 1980.

Di particolare interesse è l'Archivio della Raccolta, costituito da documenti a stampa che vanno dal 1930 al 2000.

La Raccolta Amici di Manzù fu inizialmente ideata nel 1965 dalla moglie Inge Schabel, affiancata in tale realizzazione dal Comitato Amici di Manzù (formato, tra gli altri, da Cesare Brandi e Alexandre Rosenberg, ed il cui Statuto venne sottoscritto nel '66).

Il cantiere architettonico ebbe inizio nel marzo1967, mentre la Raccolta venne inaugurata ufficialmente il 22 maggio 1969, per essere donata dallo stesso Maestro allo Stato Italiano una decina di anni dopo.

Aperta al pubblico nell'aprile del 1981, in seguito alla scomparsa dell'artista, avvenuta nel 1991, dall'anno successivo la Raccolta ne ospita, per sua manifesta volontà, le spoglie mortali, in un filo di continuità con la scelta che lo aveva spinto nei primi anni Sessanta a fissare la propria dimora in prossimità di Ardea.

Il museo è aperto:

- lunedì: ore 14 - 19

- dal martedì alla domenica: ore 09 - 19

Ingresso gratuito - Tel.: 06 9135022

MOSTRA: AL MAXXI GINO DE DOMINICIS

Gino De Dominicis. L'Immortale. Al Maxxi fino al 7 novembre 2010. Il percorso espositivo, a cura di Achille Bonito Oliva, si snoda dai lavori d'esordio alle ricerche oggettuali e performative degli anni sessanta e settanta.

venerdì 11 giugno 2010

TV: LA SERIE "ORRORI DA GUSTARE" DI DISCOVERY TRAVEL & LIVING SBARCA IN SICILIA

Domani 12 giugno alle ore 22:15 su DISCOVERY TRAVEL & LIVING (Sky, canale 426) Andrew Zimmern, protagonista di "ORRORI DA GUSTARE", approda in Sicilia, famosa in tutto il mondo per la sua cucina ricca di sapori unici, e assaggia polpette di sardine, milza di vacca e gelato ai carciofi.

MOSTRA: AL MACRO EIGHTIES ARE BACK!

MACROwall: Eighties are Back! è un progetto che si propone di rileggere l'arte italiana degli anni Ottanta attraverso un ciclo di mostre personali di dieci artisti rappresentativi delle diverse tipologie di ricerca che hanno caratterizzato la produzione artistica del decennio. Ogni artista è invitato ad esporre su un'unica parete due opere, una storica e una recente, per permettere al pubblico di riscoprire la vitalità delle ricerche artistiche degli ultimi anni. Le opere sono accompagnate da schede redatte da due critici d'arte di diverse generazioni: il più giovane interpreta l'opera storica e viceversa.

"AMLETO A GERUSALEMME", IL REPORTAGE DI KATIA IPPASO

Presentato lunedì 7 giugno presso il Liceo Vittoria Colonna di Roma, il libro documenta tutte le fasi del progetto "Tam - Strumenti di Pace", dai primi giorni a Polverigi (aprile 2008) fino alla visione dello spettacolo On the footsteps of Hamlet (primavera 2009) nei Territori Palestinesi. Raccoglie oltre alle voci dei pedagoghi (Gabriele Vacis in prima linea) e degli studenti coinvolti nel progetto, anche le testimonianze di scrittori conosciuti e pubblicati in Italia (Suad Amiry e Sayed Kashua) e di filmaker/documentaristi (Sahera Dirbas e Mohammad Alatar).  Da segnalare soprattutto la voce di Mohammad Bakri, il protagonista di Private di Saverio Costanzo, il più noto attore e regista palestinese, che in questa pagine racconta il rapporto con la sua terra, con la politica, con l'arte. Il volume contiene anche un colloquio con Marco Paolini, che ha lavorato a Gerusalemme sulla Commedia dell'Arte.

MOSTRE: ALLA GAGOSIAN GALLERY PROSEGUE CHRISTOPHER WOOL

"Sono più interessato a come dipingere piuttosto che a cosa dipingere"
Fino al 30 luglio 2010 una mostra di nuovi dipinti di Christopher Wool. Wool filtra gli elementi della pittura astratta, quali la linea, la forma, e la superficie, attraverso la ruvida sintassi del degrado urbano, con un continuo controllo e rilascio gesturale. 

MOSTRA A ROMA: “I COLORI DEL BUIO - I CARAVAGGESCHI NEL PATRIMONIO DEL FONDO EDIFICI DI CULTO”

Prosegue  fino al 18 luglio 2010, presso la Fondazione Memmo - Palazzo Ruspoli, in via del Corso 418, Roma, la mostra organizzata dal Fondo Edifici di Culto (FEC), che si colloca nell'ambito delle celebrazioni per il quarto centenario della morte di Caravaggio. La  mostra raccoglie 39 importanti tele di seguaci del pittore  lombardo, scelte d'intesa con la Soprintendenza Speciale per il  patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo  Museale della città di Roma tra quelle di proprietà del FEC che, per le  loro caratteristiche, meglio rappresentano la cerchia dei seguaci del  Caravaggio.