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sabato 31 luglio 2010

"PARAVENTI SACRI" DI VALERIO GIGANTE: LA LUNGA MARCIA INDIETRO DELLA CHIESA CATTOLICA

31 luglio 2010 - di Alfonso Cacciatore. Quella della barca è una delle più antiche immagini della Chiesa. La mistica navicella solca le acque della storia sicura delle parole del Cristo: «non praevalebunt», ma queste non esentano il suo equipaggio né dalla fatica della navigazione, né dalla paura dell'affondamento. Non vi è dubbio, questo è uno di quei momenti in cui, il natante di Pietro e dei suoi successori, imbarca acqua.

domenica 25 luglio 2010

INTERVISTA A JAMES FOX, AMBASCIATORE DEL CANADA: "GRANDE IL CONTRIBUTO DELLA COMUNITA' ITALIANA"

Fattitaliani era presente mercoledì 14 luglio alla conferenza tenutasi presso l'Ambasciata di Haiti dove si è fatto il punto della situazione sull'emergenza terremoto alla presenza di istituzioni e personalità diplomatiche: tra queste c'era anche l'Ambasciatore del Canada in Italia James Fox (leggi la biografia) che abbiamo poi intervistato.

giovedì 22 luglio 2010

A Francavilla al Mare: MUSEO MICHETTI, DIORAMA ITALIANO

22 luglio 2010 -

Sabato 24 luglio, alle ore 18, nella sede del Museo Michetti di Francavilla al Mare, sarà inaugurata la sessantunesima edizione del Premio Michetti, a cura di Carlo Fabrizio Carli, con il titolo "Diorama Italiano". Il titolo prescelto possiede una duplice valenza. Vuole indicare innanzitutto che italiani sono i trenta artisti, autorevoli e di vasta notorietà, che partecipano all'esposizione con opere quasi sempre realizzate appositamente per la mostra, ma anche che essi interpretano, spontaneamente e in assoluta libertà, altrettanti aspetti della creatività, della specificità, degli scenari esistenziali, in breve, dell'essere italiani.


Estendendo all'intero settore dell'arte l'affermazione che Mina Gregori riservava recentemente all'ambito del collezionismo d'arte, questo equivale a dire che quello delle arti visive è un campo privilegiato per ritrovare l'identità italiana. Si tratta, come ciascuno può co

nstatare, di un tema assai attuale, al centro del dibattito culturale, anche in vista delle pur difficili celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell'unità politica della nazione.

Difatti, se diorama racchiude il significato di vedere attraverso, sarà lecito auspicare che, tramite l'ampio spettro delle opere esposte al Michetti, si potrà recuperare un'immagine, parziale quanto si vuole, ma articolata e significativa, problematica e attuale, di una identità che sarà magari difficilissimo definire analiticamente, ma che un po' tutti, dentro e fuori il Paese, sanno, o quanto meno ritengono, di saper mettere a fuoco. Il paesaggio e le architetture; il recupero delle radici profonde, contadine e, più indietro ancora, primordiali e archetipiche, e l'impatto della contemporaneità; lo spazio della storia, della poesia e del folklore; l'immaginario mediterraneo, l'effettualità e la virtualità; l'elemento mitico e lo stesso confronto con culture e tradizioni altre, confronto comunque ineludibile in una società globalizzata.

Come si addice, appunto, ad un ideale diorama, che attiene, poi, in accezione estensiva, tanto alla veduta panoramica che ad una metaforica vetrina espositiva, gli artisti presenti sono differenti per linguaggi e tecniche impiegate (dalla pittura alla scultura, dalla ceramica all'installazione, dal video alla fotografia, perfino all'intervento sonoro), nonché per età e collocazione generazionale. Questa scelta di ricca e varia articolazione è ovviamente non casuale: il visitatore della mostra troverà, ad esempio, tra le opere proposte, una cospicua presenza di pittura e scultura, oggi spesso invece marginalizzate, se non addirittura bandite, in rassegne di arte contemporanea, alla stregua di linguaggi che si pretenderebbero ormai esauriti, a causa di una troppo gravosa e logorante pratica millenaria, in cui si sarebbe ormai detto e visto tutto. Come pure potrà riscontrare l'accostamento di artisti di diverse fasce generazionali, mentre in genere si preferisce circoscrivere l"attenzione ad ambiti cronologici ben definiti, soprattutto di giovani e giovanissimi, consegnando a una ingiusta trascuratezza artisti che stanno magari alla vitale scaturigine di esperienze attuali.

La formula espositiva adottata, ovvero la scelta di accogliere ogni espositore con cinque opere (tre nel caso della sezione "Arte - Ambiente"), non è affatto casuale, ma finalizzata ad assicurare a ciascun artista una sorta di piccola sala personale, consentendo al visitatore interessato di approfondirne la conoscenza, come non permette invece la selezione abitualmente adottata di una o due opere.

Parte integrante di questo Premio Michetti è la sezione "Arte - Ambiente", che non soltanto affronta un tema centrale per l'esistenza dell'uomo contemporaneo, ma riprende un'antica vocazione del Michetti che significativamente, nel 1976, volle premiare, assieme agli artisti, anche Franco Tassi, al tempo benemerito direttore del Parco Nazionale d'Abruzzo.

E' naturale – necessario, anzi – che l'arte non si rinchiuda in torri d'avorio, ma che invece si interessi ad argomenti così importanti e oggi tanto fortemente avvertiti dall'opinione pubblica, come quello del rispetto del pianeta, della tutela dell'ambiente, del ricorso a fonti di energia rinnovabile, della sostenibilità e della ecocompatibilità dei processi produttivi, delle perpetrate e non più tollerabili devastazioni da parte di una industrializzazione incontrollata, dello smaltimento dei rifiuti urbani e industriali, dei reimpiego degli scarti dei processi produttivi.

Da un quarantennio a questa parte, con intensità sempre crescente, gli artisti e generalmente l'intero mondo dell'arte dimostrano di avere vivamente a cuore le tematiche ambientaliste, secondo un variatissimo spettro di accezioni. Oggi nessuno sarebbe disposto a negare il ruolo dell'arte contemporanea (in cui riveste un ruolo essenziale il ricorso a esperienze e tecniche nuove, dalla performance all'installazione, dalla fotografia, al video, alla dimensione concettuale) nell'accreditamento e nella diffusione di una coscienza ambientalista.

Pure nella forzatamente ridotta, ma qualificata, selezione degli artisti coinvolti, il Michetti intende testimoniare proprio la vastità degli approcci e dei coinvolgimenti di un tema a cui vengono dedicate innumerevoli mostre e pubblicazioni: i verdissimi Tappeti Natura di Piero Gilardi, celebri in tutto il mondo, l'approccio esoterico di Immacolata Datti, la natura transgenica di artificiale candore di Carla Mattii, i fiori malati di Ettore Frani, il riutilizzo degli scarti di produzione proposto in dimensione estetica da Mariano Moroni, i fiori luminosi ed ecologici di Marco Appicciafuoco, la ricerca sui baccelli e i semi vegetali di Federica Luzzi, l'attitudine ecologica di Margherita del Balzo, che prepara da sé i fogli della speciale carta su cui interviene con il disegno, il rimpianto per la natura incontaminata di Isabella Ducrot, il vagheggiamento di una recuperata purezza primordiale dell'arte rupestre di Andrea Benetti.

Del resto, il tema ambientale è ampiamente testimoniato anche nell"altra sezione del Premio, così da costituire un motivo unificante dell'intera mostra.

Artisti presenti: Ubaldo Bartolini, Tommaso Cascella, Angelo Casciello, Francesco Cervelli, Marco Colazzo, Michele Cossyro, Alberto Di Fabio, Stefano di Stasio, Iginio Iurilli, Massimo Livadiotti, Salvatore Marrone, Andrea Martinelli, Alberto Mingotti, Cesare Mirabella, Mauro Reggio, Ruggero Savinio, Giancarlo Sciannella, Fabrizio Sclocchini, Giovanni Soccol, Ernesto Terlizzi.

Sezione "Arte - Ambiente": Marco Appicciafuoco, Andrea Benetti, Immacolata Datti, Margherita del Balzo, Isabella Ducrot, Ettore Frani, Piero Gilardi, Federica Luzzi, Carla Mattii, Mariano Moroni.

Francavilla al Mare è un comune di 24.573 [2] abitanti della provincia di Chieti,m a strettamente conurbato con la città di Pescara. Importante centro turistico a sud di Pescara nonché undicesimo comune per numero di abitanti dell'Abruzzo. La città diffusa costituita da Francavilla al Mare, Pescara e Montesilvano è la più grande realtà urbana ed economica della regione Abruzzo.E' località balneare degli abitanti di Chieti.


LXI Premio Michetti

a cura di Carlo Fabrizio Carli

Luogo: Museo Michetti (Mu-Mi), Piazza San Domenico, Francavilla al Mare (Ch)

Inaugurazione: sabato 24 luglio 2010, ore 18

Durata: dal 24 luglio al 31 agosto 2010

Ingresso libero: Orario 18:00 - 23:00 chiuso il lunedì

Informazioni: 0854912347

Catalogo: Vallecchi

Sempre il 24 luglio verrà inaugurata in concomitanza con la 61ª edizione del Premio Michetti, la mostra "Omaggio a Carlo Verdecchia " a cura di Isabella Valente, allestita nei locali di Palazzo San Domenico.


vai al sito della fondazione Michetti

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MOSTRE A TORINO - Fondazione Merz. Mario Merz. Pageantry of painting. Corteo della Pittura

22 luglio 2010 -

Prorogata fino al 14 novembre alla Fondazione Merz la grande mostra Mario Merz. Pageantry of painting. Corteo della Pittura, una ventina di grandi pitture selezionate da Rudi Fuchs con l’assistenza di Cristina Mundici.
Le opere in mostra, realizzate tra la metà degli anni Settanta e la fine degli anni Ottanta, provengono sia da importanti musei europei sia da collezioni private e in alcuni casi non esposte al pubblico da molti anni.


Le opere in mostra, realizzate tra la metà degli anni Settanta e la fine degli anni Ottanta, provengono sia da importanti musei europei sia da collezioni private e in alcuni casi non esposte al pubblico da molti anni. Così Rudi Fuchs racconta le suggestioni che hanno dato origine all'idea di mostra "Ricordo quando da bambino andavo a vedere le parate dei giorni di festa, dove i membri di ciascuna Gilda sfilavano con i loro stemmi in cui erano raffigurate immagine araldiche dai colori forti. Marciavano fino alla piazza principale della città, dove si dava inizio a competizioni scenografiche di sbandieramento acrobatico. Ogni volta che vedo i grandi dipinti di Mario penso a quelle cerimonie spettacolari e alla possibilità di mettere in mostra una trentina di quelle immagini-stendardo come in una rappresentazione teatrale, per restituire loro quello sventolio particolare. L'idea è proprio quella di un corteo di colori. Certo i dipinti non possono muoversi all'interno della mostra ma credo che un'installazione così sia possibile, con i baluardi che roteano e sventolano nell'aria. " Si tratta in buona parte di soggetti animali, dalle forme arcaiche, in cui l'evidenza e la riconoscibilità dell'immagine si sposa con l'utilizzo della figurazione in senso archetipico, dalla forte accentuazione simbolica e mitica, specchio di un progetto esistenziale. Scrive ancora il curatore della mostra "Una volta vidi Mario Merz mentre creava alcuni dei grandi dipinti inclusi in questa mostra. Procedeva con un pennello zuppo di colore e qualche bomboletta di vernice su tele non intelaiate, leggere e sottili come lenzuola. Più che dipingere sembrava disegnare: linee allungate, curve, ondivaghe, che prendevano la forma di una qualche figura (per lo più di animali fantastici). Erano forme ben delineate, potenti nel colore e nel disegno. Erano forme araldiche". Mario Merz stesso sottolineava la connessione tra immagine e rimandi simbolici: "La pittura prende vita nella mente ancora prima di essere fatta. E l'immagine è sempre doppia, è un'immagine e anche qualche altra cosa. Se l'immagine è perfetta diventa un dipinto... Fino a poco tempo fa si poteva diffidare dell'immaginazione, al giorno d'oggi si deve portare nuovamente più fantasia possibile nell'arte". Il vuoto di figurazione nell'arte di Mario Merz a cavallo tra anni Sessanta e Settanta si torna a popolare di figure già dalla metà degli anni Settanta, come testimoniato in mostra, e si affolla sempre più man mano che ci si avvicina agli Ottanta, quando proliferano. Tra i lavori in mostra anche due igloo dipinti, Casa del giardiniere e Igloo (Tenda di Gheddafi) ed il video Lumaca di Gerry Schum. Per l'occasione sarà pubblicato un volume edito dalla Fondazione Merz contenente un saggio di Rudi Fuchs e le immagini delle opere in mostra.

Coordinate della mostra

Titolo Mario Merz. Pageantry of painting. Corteo della pittura

Curatela Rudi Fuchs Assistente alla curatela Cristina Mundici

Date FINO AL 26 settembre 2010

Luogo Fondazione Merz, via Limone 24, 10141 Torino

Catalogo edizione Fondazione Merz Saggio di Rudi Fuchs Orari martedì-domenica 11-19

Biglietti € 5,00 intero, € 3,50 ridotto (studenti, gruppi organizzati min. 10 persone) Gratuito: bambini fino a 10 anni, maggiori di 65 ann, disabili e ogni prima domenica del mese I

nfo tel 011.19719437

www.fondazionemerz.org - info@fondazionemerz.org


venerdì 16 luglio 2010

NUOVO CONCORSO LETTERARIO: SICULIANA TRA LE RIGHE, UN LIBRO TRA LE MANI

16 luglio 2010 - Confortante che nonostante i tagli agli enti locali e alla cultura, un paese di circa cinquemila abitanti decida di investire nei libri bandendo addirittura un concorso nuovo di zecca.

L'idea è bellissima, il logo pure. L'iniziativa è stata denominata SICULIANA TRA LE RIGHE, UN LIBRO TRA LE MANI. Appuntamento con libri e librai. I° Concorso letterario "TORRE DELL'OROLOGIO". Siculiana è un paese che dista da Agrigento 23 km e Fattitaliani ha deciso di seguire il concorso passo dopo passo e vi terremo aggiornati su regolamento e partecipanti.

mercoledì 14 luglio 2010

EDITORIA: NASCE UN NUOVO MENSILE, "LIBERI E FORTI" ISPIRATO A DON STURZO


14 luglio 2010 -

Si chiama Liberi e Forti il nuovo mensile agrigentino, diretto da Enzo Di Natali, ed edito dal Centro di Bioetica Evangelium vitae, il quale sarà presentato giovedì prossimo presso la Biblioteca 'La Rocca' dall'avv. Giovanni Tesè, dal dott. Giovanni Nocera e arricchiti da diversi interventi tra cui ricordiamo quello di don Vincenzo Lombino, direttore dell'Ufficio Cultura della Diocesi.


La scelta del titolo è di per sé un programma, e si richiama all'esperienza sociale e politica del popolarismo sturziano che nei primi anni del Novecento si caratterizzò per le lotte contro la proprietà fondiaria siciliana che aveva calpestato la dignità della persona umana dei contadini, braccianti agricoli e altre categorie di lavoratori facendo prevalere soltanto lo spirito individualista e capitalista. Nel suo programma Sturzo aveva delineato, secondo lo spirito della Rerum Novarum di Leone XIII, la condivisione della proprietà per sostenere le famiglie dei contadini e impedire la prima emigrazione verso i lontani Paesi dell'America Latina.

A distanza di cento anni, il nuovo mensile diretto da Enzo Di Natali, si delinea anzitutto per i quattro punti espressi nell'editoriale che porta la firma dello stesso direttore. Il primo punto è un invito a fondare le nuove banche locali per impedire l'esproprio del denaro che in questi anni è stato depositato nelle banche venute dalla Padania con lo scopo soltanto di trasferire il denaro negli ex Paesi Comunisti facilitando le imprese del Nord.

Nel secondo punto, il giornale desidera dire basta alla sudditanza culturale che la Sicilia continua a subire nei confronti del Nord, tanto che gli eventi a respiro nazionale vengono celebrati con una partecipazione mediatica non indifferente soltanto nei Comuni della cosiddetta Padania.

Il mensile, dunque, desidera che l'Unità d'Italia, nella sua ricorrenza del 150° sia sostanziale e non formale, e che per raggiungere questo scopo l'auspicio del superamento delle distanze economiche e culturali sia veritierio.

Il mensile, inoltre, nasce sotto l'impulso dell'enciclica di Benedetto XVI, Caritas in veritate, la quale denunzia il trasferimento delle risorse economiche e dei risparmi da una regione ad un'altra qualora questo trasferimento si rilevasse causa di disordine sociale.

Con coraggio Liberi e Forti, nello spirito sturziano, grida una verità talmente palese che è impossibile negare la sua esistenza. Ad una Lega che negli anni Ottanta si scagliava contro il Sud nel nome di <>, si risponde con <>, questa volta del nostro risparmio attraverso i trasferimenti che le banche calate dal Nord continuano a fare, impoverendo sempre più il nostro territorio e favorendo l'emigrazione delle più belle intelligenze che vanno a lavorare nei luoghi dove è assicurata la produzione. Dunque, il mensile che si ispira al pensiero sturziano vuole mettere un freno al doppio colonialismo interno che le popolazioni siciliane subiscono: economico e culturale.

Considerata l'apertura politica già nel pensiero di Luigi Sturzo, alla presentazione del mensile sono stati invitati personalità politiche di diversa estrazione. Infatti, la promozione della persona umana è un valore su cui il pluralismo culturale può trovare la propria sintesi.

venerdì 9 luglio 2010

CONCILIO VATICANO II: L'ECO CONTINUA NELL'EDITORIA E NEL CYBERSPAZIO

9 luglio 2010 - di Alfonso Cacciatore - Roma, Basilica di San Paolo fuori le mura, 25 gennaio 1959. Giovanni XXIII «tremando un poco di commozione, ma insieme con umile risolutezza di proposito» pronuncia la doppia proposta di celebrazione di un Sinodo per la Chiesa di Roma e del Concilio Ecumenico per la Chiesa universale. L'annuncio è scioccante quanto la determinazione del Papa, la quale conosce immediatamente ostacoli e lentezze, ma queste non lo scoraggiano né lo flettono alla desistenza. L'11 ottobre 1962 con la indimenticabile allocuzione «Gaudet Mater Ecclesia» il proposito giovanneo si traduce in un avvenimento la cui portata storica è quello dell'evento.

giovedì 1 luglio 2010

PEGGY IN VENICE, PHOTOGRAPHED BY NINO MIGLIORI

Prosegue fino al 26 luglio,  Peggy in Venice. Photographed by Nino Migliori. Nel 1958, Peggy Guggenheim si fa ritrarre dal celebre fotografo Nino Migliori (1929) tra le mura domestiche di Palazzo Venier dei Leoni,in quello che, subito dopo la sua scomparsa, sarebbe diventato la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, di cui quest’anno ricorre il trentennale dalla nascita.

S'INAUGURA OGGI LA MOSTRA "ALI BRUCIATE. I BAMBINI DI SCAMPIA" CON LE FOTO DI DAVIDE CERULLO


Vendita di cocaina, kobrett, marijuana e crac. Spesso reclutati per fare le sentinelle. Questi i lavori svolti principalmente dai minori, i bambini soldato che la camorra utilizza per i propri affari, un piccolo esercito, invisibile, ma molto attivo. Ma solo questo è Scampia? Una mostra, che si inaugura oggi a Roma, a Casa della Memoria e della Storia dal titolo "Ali bruciate. I bambini di Scampia" ci racconta meglio questi bambini, oltre la cronaca e i numeri. Storie di solitudine, abbandono, ma anche voglia di guardare oltre le vele e di solcare altri mari. L'iniziativa è organizzata dalla Edizioni Paoline e coordinata dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione Dipartimento Cultura - Servizio Spazi Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura e Rai News.


L'esposizione racconta la storia di Davide Cerullo - un ragazzino finito nelle mani della camorra che ha deciso di voltare pagina - attraverso alcune foto di cui egli stesso è autore e che appaiono sul libro omonimo "Ali bruciate. I bambini di Scampia", delle Edizioni Paoline.

Il libro è il frutto di una lunga conversazione tra Alessandro Pronzato, prete e scrittore, e Davide Cerullo, figlio di Scampia, di questo pezzo di Napoli molto noto per il suo degrado, ma poco noto per la dignità e il coraggio di chi qui vive e combatte.

Davide Cerullo, un giovane di Scampia che, come tanti, ha subito il fascino della vita facile proposta dalla malavita organizzata, ha scelto di uscire dal tunnel della morte, di prendere la parola e di farsi testimone di un cambiamento possibile. Ed è don Pronzato a tirare le fila di questo racconto, a tenere insieme un materiale incandescente, senza rinunciare allo stile arruffato e confuso del racconto; del resto è il mondo caotico di Scampia che è arruffato, è la vita stessa che spesso è confusa e imprevedibile.

Il testo si divide in due parti: una prima che vede susseguirsi squarci di vita – e di morte – nel contesto degradato di Scampia; una seconda in cui Davide e un ragazzo, Ciro, si affacciano idealmente su quella realtà di dolore, di ingiustizia e di sofferenza, ma anche sulla speranza, la gioia e il bene, alla ricerca di «una ragione valida perché si possa e si debba cambiar vita».

Molto intenso e eloquente l'inserto fotografico di Davide Cerullo.

Un libro dalla agevole lettura che ti prende, ti coinvolge, ti fa soffrire e ti appassiona, ti inquieta e ti interroga, ti pone problemi che, quasi sempre, sfuggono a coloro che non li vivono direttamente... questo libro-testimonianza di Davide Cerullo ci riporta innanzitutto al coraggio di una persona, ancora giovane, che ha scelto di cambiare e di uscire dal tunnel... ci parla di un pezzo di Napoli, di un quartiere sofferente e complesso, di un campione di debolezza e di precarietà, di una realtà difficile e drammatica che sembra l'inferno ma non lo è ed è piuttosto il calvario di tanti innocenti...

All'inaugurazione della mostra, giovedì 1 luglio 2010, introduce Giuliano Compagno, dell'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma, intervengono l'autore, Davide Cerullo, e il giudice Francesco Cascini. Modera il direttore di Rai News Corradino Mineo. La mostra sarà visibile fino al 22 ottobre 2010.

Il 14 luglio, alle ore 18.00, è previsto un incontro per riflettere sul tema della legalità e sull'urgenza di proporre nuovi percorsi educativi. All'incontro prenderà parte il giornalista di Avvenire, Diego Motta, autore de "Pezzi di vita",(Edizioni Paoline), libro che racconta storie di speranza dal nord al sud della penisola, e il filosofo Marco Guzzi, direttore della collana editoriale delle Paoline "Crocevia" che vuole proporre nuovi stili di vita. Nel mese di settembre – ottobre sono previsti altri incontri e visite guidate per le scuole.

INGRESSO LIBERO

Per informazioni:

Casa della Memoria e della Storia

da lunedì a sabato 9 - 19, domenica chiuso

Via San Francesco di Sales, 5 (Trastevere) - Roma Tel. 060608, 06 6876543,

chiusura estiva: dall'1 al 31 Agosto 2010

www.casadellamemoria.culturaroma.it