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mercoledì 16 giugno 2010

MOSTRE: LINEAMENTI. VOLTO E PAESAGGI DI TULLIO PERICOLI

Ritratti come paesaggi. E viceversa. La mostra di Tullio Pericoli, "Lineamenti. Volto e paesaggio" - dal 16 giugno al 19 settembre 2010 al Museo dell'Ara Pacis a Roma - è una selezione, a cura di Federica Pirani, di 53 oli di grandi dimensioni realizzati tra il 2007 e il 2010 che prende in esame la ricerca pittorica sul ritratto e sul paesaggio condotta dall'artista marchigiano (nato a Colli del Tronto in provincia di Ascoli Piceno, e trasferito dal 1961 a Milano) notissimo finora soprattutto come disegnatore e ritrattista. «Io, dentro il mio dipingere metto il piacere di trasformare in pittura la bellezza del mondo usando i graffi del disegno come antiche cicatrici di un volto, i solchi del pennello, la sapienza dell'impaginazione, la capacità di leggere con gli occhi le stratificazioni e le relazioni presenti nella natura» afferma Pericoli.
I volti dei personaggi sono accostati ai paesaggi in un dialogo di segni, colori e tratti. Colori, materici, bruni, ocra, sfumature di grigio scabro che scavano canali, solchi incisi come tagli. Quando Pericoli dipinge ritratti e paesaggi, spiega il filosofo Remo Bodei (uno degli autori dei testi in catalogo), va considerato che «nel ritratto, come nel viso, un massimo di tempo coesiste con un minimo di spazio, mentre nella rappresentazione del paesaggio lo spazio ritagliato, sufficientemente ampio, contiene un tempo molto più lungo, che copre milioni o, addirittura, miliardi di anni.
Per questo le facce e i paesaggi sono "mappe" che vanno lette e decifrate dal pittore con attenzione per cogliere l'essenziale, per renderle riconoscibili nei loro lineamenti, anche se si prescinde da una perfetta identità esteriore. Così come l'età, anche le convenzioni sociali e i muscoli sotto la pelle modificano il viso. Analogamente, la superficie della terra viene modificata dal trascorrere delle epoche, dall'intervento dell'uomo e dalle forze tettoniche, che alterano, con improvvisi sconvolgimenti, i paesaggi delle Rocce effusive e di Frammento di faglia della serie Geologie (1972) o modellano lentamente le dolci colline marchigiane e laziali degli ultimi quadri».
La mostra, è promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione - Sovraintendenza ai Beni Culturali e organizzata da Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con Banche Tesoriere del Comune di Roma: BNL - BNP Paribas, UniCredit Banca di Roma, Monte dei Paschi di Siena, il Gioco del Lotto, Atac, Vodafone.
Catalogo edito da Skira con testi di Remo Bodei, Fabrizio D'Amico, Federica Pirani.



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