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domenica 15 settembre 2013

Cinema, Ron Howard a Roma per presentare Rush: la vera storia di Niki Lauda e James Hunt. Il resoconto di Fattitaliani


Red Carpet all'Auditorium della Conciliazione con tanto di Ferrari per il regista premio Oscar accompagnato dagli interpreti Daniel Bruhll (Niki Lauda) e Chris Hemsworth (James Hunt). Nel cast anche Pierfrancesco Favino nel ruolo di Clay Regazzoni. Guarda il video.

Diretto dal regista premio Oscar Ron Howard, interpretato da Chris Hemsworth e Daniel Bruhl, Rush è la perfetta ricostruzione storica del campionato di Formula 1 del 1976. L'età dell'oro della Formula 1 è ricostruita fedelmente nel minimo dettaglio, dalle auto alle divise, agli accessori indossati.

Era dai tempi di Le 24 Ore di Le Mans, il classico degli anni '70 interpretato da Steve McQueen, che Hollywood non dedicava tale attenzione al mondo dei motori, con l'obiettivo di ricreare il glamour, l'adrenalina, le intense emozioni dello sport più veloce del mondo.
Howard ha lavorato alla sceneggiatura del film insieme allo sceneggiatore-drammaturgo inglese Peter Morgan, convinto che la rivalità tra Lauda ed Hunt e le loro emozionanti battaglie durante la stagione della Formula 1 del 1976 fosse una storia capace di trascendere le pagine dei giornali sportivi.
Morgan, cresciuto in Inghilterra, sapeva tutto su James Hunt meno su Niki Lauda. Così lo stesso ha contattato Lauda per scrivere una storia drammatizzata della Formula 1 del 1976. Lauda ha fornito a Morgan degli input preziosissimi durante la fase di scrittura riportando lo sceneggiatore alla realtà della vicenda storica dove si sottolinea il famoso Ring, che cambiò la vita a Lauda. Stiamo parlando dell'incidente che costò quasi la vita a Niki avvenuto in Germania a Nurburgring.
Dall'incidente Lauda riportò gravi ustioni che lasceranno cicatrici permanenti nonostante la chirurgia plastica e danni ai polmoni esposti ai fumi tossici rilasciati dagli estintori sul luogo dell'incidente. Quasi cieco Lauda non si arrende e le continue vittorie di Hunt che segue in tv dall'ospedale lo spronano alla guarigione per tornare a correre la Formula 1 a sole 6 settimane dall'incidente.
E' una storia avvincente, che incolla lo spettatore alla poltrona in un continuo alternarsi di emozioni che lo rendono partecipe della storia dei personaggi stessi.
Come è stato lavorare alla stesura della sceneggiatura Ron?
"Devo dire che la sceneggiatura è stata un costante divenire, man mano che si procedeva con la storia. Prima della versione finale abbiamo fatto tante interviste - almeno una trentina - per rievocare i momenti storici delle vicende di Niki e James. Abbiamo incontrato tante persone che all'epoca hanno conosciuto i due piloti e ci siamo basati su un archivio di documentari di quel periodo."
Cosa voleva descrivere esattamente nel suo film?
"Oltre la storia raccontare quell'epoca, così glamour e fantastica. Quindi il film è soprattutto una ricostruzione storica di un periodo d'oro non solo per le corse e la Formula 1!"
Come ha scelto i suoi personaggi?
"Beh per Marlene, ci siamo sentiti su Skype e mentre le proponevo il progetto lei era in casa con suo marito a pelare le cipolle quindi non so se le lacrime dipendessero dalla mia proposta o dal fatto che stava cucinando (sorride, ndr). Quando ho letto la sceneggiatura ed il personaggio di Clay Regazzoni mi è subito venuto spontaneo pensare a Pierfrancesco Favino".
I protagonisti? 
"Beh, ovvio ho fatto dei provini... (sorride di nuovo)"
Accanto ai protagonisti vediamo due splendide donne che sostengono il loro ruolo, Olivia Wilde (Suzy, la moglie di Hunt) e Alexandra Maria Lara (la moglie di Niki): che messaggio danno a loro volta alla storia?
"Olivia Wilde che interpreta la moglie di Hunt è l'antagonista perfetta per lo stesso Hunt. Lei è tutto quello che James vuole in quel periodo della sua carriera ma nel corso della storia vedremo che Suzy acquisisce consapevolezza di ciò di cui ha bisogno per essere felice. Non può vivere per James, lei deve pensare a se stessa. Nel ruolo di Suzy c'è una scena particolare che dà una forte reazione emotiva ed un messaggio ben preciso: quando la stessa guarda James vincere il campionato ed è questo ciò che Hunt ha sempre voluto, lei stessa lo desidera per lui. In questa scena si avverte il forte sentimento d'amore nonostante la storia di entrambi sia volta alla fine. Questo elemento umanizza Hunt ed anche lei. Una parte del loro amore è sopravvisuto. Diverso il ruolo di Marlene (la moglie di Niki), la compagna sempre pronta a sostenere il marito, anche dopo che l'incidente l'ha sfigurato. E' sempre difficile la scelta della donna di sostenere di nuovo il marito desideroso di tornare a correre nonostante abbia corso il rischio di morire. Due donne diverse che sottolineano la vita dei protagonisti e la rendono ancora più avvincente."
E per finire due parole su Favino?
" Avevo già lavorato con lui in Angels e Demons e lo stesso attore aveva già interpretato una fiction televisiva su Enzo Ferrari, quindi conosceva bene quel mondo!"
Come ha girato il film? Che mezzi a disposizione ha avuto?
"I migliori che si possano trovare ora sul mercato."
Ma ha fatto uso anche della computer grafica e di materiale documentaristico?
"Certo, la computer grafica è stata usata soprattutto per la corsa delle auto, per non mettere in pericolo i piloti. Sì, c'è materiale d'archivio documentaristico, ma le scene di finzione si mescolano talmente bene con quelle d'archivio che sono state utilizzate ben poco, tanto che siamo riusciti a ricreare quell'effetto ottico che portano lo spettatore indietro nel tempo. Voglio dire che la fotografia sembra proprio di quegli anni: ecco perché poi si confondono tra loro scene reali con quelle di finzione. E sono convinto di aver riportato in vita quest'epoca del 1976 piena di glamour e di colori che è quella della Formula 1."
Dove è stato girato il film?
"In Inghilterra e in Germania, proprio al celebre Nurburgring dove avvenne il terribile incidente a Niki Lauda".
A proposito di Lauda, come ha preso la notizia di un film sulla sua vita?
"In maniera positiva e anche se non aveva nessun diritto contrattuale alla produzione, si è messo a nostra disposzione soprattutto per gli attori che dovevano interpretare il ruolo di Niki e James. Se avevamo un problema potevi chiamarlo a qualsiasi ora e lui rispondeva per risolvertelo."
Che sensazione le ha lasciato Lauda?
"Beh, ogni volta che ero in auto con lui... correva"!
Che difficoltà ha avuto nel girare il film?
"Diverse, ricreare gli anni '70, far rivivere delle gare realmente avvenute, sono state tante le sfide ed impegnative. Ma dal punto di vista del cast, questo è stato uno dei miei film più semplici"! Emanuela Del Zompo.

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