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lunedì 27 gennaio 2014

"Like a Fish", il disco dei The Anthony's Vinyls "musicalmente autoctoni". L'intervista di Fattitaliani

Nati a Valmontone, cittadina al sud di Roma, The Anthony’s Vinyls sono uno di quei gruppi abituati a essere in perenne movimento. Hanno iniziato a suonare insieme, con testi rigorosamente in inglese, nel 2010, e hanno subito iniziato a mettersi alla prova live, saltando da una finale di contest all’altra.
Dal Giuliano Rock Festival al Rock in Roma Factory che, solo lo scorso ottobre, li ha visti battersi live sul palco dell’Orion Club arrivando anche ad aprire concerti come quello dei Sigur Ros proprio al festival Rock In Roma. Nel mezzo il quartetto è anche riuscito a dare alla luce un ep, 5 Points & 70 Euros datato 2011 e due album, A Different Water e Like A Fish. Ultima uscita discografica degli Anthony’s Vinyls, pubblicato da poco e dichiaratamente influenzato dal «funk e dalle colonne sonore delle serie televisive anni '70 e '80». Proprio da quest’ultimo è tratto Running Man, singolo a cui presta la chitarra elettrica Giancarlo Barbati del Muro Del Canto, il cui videoclip è stato realizzato da Marco Pellegrino. «Volevamo qualcosa di colorato e surreale che ricalcasse un po’ la copertina del disco», scrive il gruppo riferendosi all’artwork realizzato da Daniele Brusca e raccontando come il video sia stato «girato in un luogo chiuso con uno sfondo bianco ed è stato realizzato su una serie di scatti fotografici che Marco ha rielaborato in un secondo momento». Fattitaliani li ha intervistati.


Avete subito deciso di comporre e cantare in inglese o avete esitato un po'?
Come tutte le band abbiamo iniziato anche noi facendo qualche cover ma poi ci siamo resi conto di avere un'impronta molto marcata, così abbiamo deciso di far emergere questa nostra attitudine dedicandoci a creare solo canzoni nostre e nella nostra lingua.

Potete dirci l'origine e il motivo del nome della formazione?
Non avevamo un nome e ne cercavamo uno che richiamasse a qualche disco del passato, così tra i nostri amici è partita una sorta di ricerca al nome da proporci. Tra questi, Antonio è stato sicuramente quello che si è impegnato di più, ogni giorno ci suggeriva un nome pescandoli tra titoli di vecchi vinili. Alla fine, non sapendo quale scegliere, abbiamo optato per “I Vinili di Antonio” che in inglese è diventato “The Anthony's Vinyls”.

Quali sono esattamente le serie tv che vi hanno influenzato?
Prima tra tutte Supercar, poi Wonderwoman, Miami Vice, Magnum PI, etc. E poi ci hanno ispirato molto anche film come Rocky.

Potreste identificarvi con un personaggio preciso degli anni '70 e '80? Quale?
Non è facile identificarsi nei personaggi delle serie televisive però, pensandoci, Matteo (il chitarrista) e Luca (il bassista) potrebbero essere Stursky and Hutch, Massi (la voce) e Matteo (il batterista) invece i Chips!

Quali i pro e i contro di nascere e formarsi in una cittadina vicino a Roma ma che non è Roma?
Se fai qualcosa di buono in provincia ti viene subito riconosciuto, è come se ogni nostro piccolo risultato diventasse motivo di orgoglio e di rivalsa per tanti ragazzi che gravitano intorno a noi, in più vivere un po' fuori da una grande città ci permette di essere contaminati il meno possibile, mantenendoci musicalmente autoctoni. Di contro, invece, c'è che una città come Roma ruba tutte le attenzioni e la provincia resta sempre un po’ in ombra, perciò la fatica è doppia.

Valmontone è presente in qualche maniera nel disco?
Tutte le canzoni di “Like a Fish” prendono spunto dal nostro vivere quotidiano e di conseguenza, anche se non in maniera esplicita, raccontano un po’ la vita del nostro paese.

L'esperienza live dei concerti che carica vi dà in più? Ha influito sul secondo album?
Il live è la dimensione che ci piace di più, crediamo che questa diversità abbia influito molto sul nuovo disco, infatti le registrazioni di “Like a Fish” risultano molto più "vere”, dirette e meno elaborate in studio rispetto al primo album.

M'incuriosisce la storia di "Radio Obsession": perché ad un certo punto avete deciso di rielaborarlo e inciderlo?
Radio Obsession” esiste dai primi anni del 2000, inizialmente era nata come brano dance nello studio del fratello di Massi, poi una sera in sala prove è riemerso questo riff. Il cantato ci è piaciuto da subito e abbiamo deciso di rendere il tutto più "Anthony's”, incidendola e inserendola in “Like a Fish”! Giovanni Zambito.

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