Il pianista e compositore Francesco Grillo ha da poco pubblicato il disco “Frame”,
distribuito da Sony Music nei negozi tradizionali, in digital download e
su tutte le piattaforme streaming: contiene 14 composizioni inedite per
piano solo, dove l’artista celebra musicalmente l’incontro tra
tradizione e modernità fondendo il lirismo ed il virtuosismo del
pianismo classico con le strutture e le sonorità del jazz.
«Questo disco rispecchia profondamente il mio stile personale - racconta Francesco Grillo - Le
composizioni sono fresche, dirette e suonate con il cuore, attraverso
stati d'animo sempre diversi: dall'agitato al riflessivo, dall'intimo al
grandioso, con varie forme e strutture». Fattitaliani lo ha intervistato.Hai dichiarato che questo disco ti
somiglia perché composto e suonato con il cuore: nell'ambiente della
musica capita spesso che si faccia un album senz'anima?
Ho usato l’espressione “con il
cuore” perché “Frame” è un disco in cui ho voluto raccontarmi
descrivendo mondi e stati d’animo con vari stili e forme.
L'incontro fra tradizione e
modernità è più ricercato o più spontaneo? in che cosa si
realizza in modo particolare?
Non c’è nulla di ricercato o
cervellotico: è accaduto tutto con molta naturalezza. La mia
formazione poliedrica ha fatto si che il mio stile compositivo
attingesse sia dalla tradizione classica che quella Jazz.
Che cosa ti auguri si possa provare
ascoltando il tuo disco?
Quando un compositore scrive musica non
si augura nulla, credo. E’ semplicemente un’esigenza che viene da
dentro. L’ascoltatore è libero di vivere e sentire ciò che vuole.
Guardando il tuo percorso, vedi
sulla tua musica le influenze dei grandi modelli a cui hai fatto
riferimento sin dagli esordi?
I miei primi
modelli sono stati grandi romantici del pianoforte: Chopin, Schumann
poi i russi Rachmaninov e Prokofiev ma anche i francesi (Ravel in
primis) passando ovviamente per i grandi pianisti di Jazz quali Bud
Powell e Bill Evans. Giovanni Zambito.
Francesco Grillo è
un pianista e compositore diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi di
Milano e presso le Accademie di Imola e Cremona. Si è esibito in molti
paesi d’Europa, Stati Uniti, Giappone, Messico vincendo il primo premio
in numerosi concorsi internazionali tra cui il “Viotti” di Varallo, il
concorso per pianoforte e orchestra “Città di Cantù”.
Francesco ha
esordito nel 2011 con l’album di composizioni per piano solo
“HighBall" (Universal), che contiene anche tre duetti con il
pianista Stefano Bollani, un anno più tardi ha pubblicato con la
medesima casa discografica l’album “Otto”, un disco di brani jazz
originali realizzato con la collaborazione di musicisti del calibro di
Enrico Rava e Nico Gori.
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