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martedì 23 ottobre 2012

Libri, Figli violati. Sei storie vere di coppie separate. Fattitaliani intervista l'autrice, l'avv. Renea Rocchino Nardari: "spesso i genitori riversano sui figli"

Quando si parla di separazioni tra genitori si trascura colpevolmente l'aspetto più rilevante: quello legato alla sorte dei figli. O, peggio ancora, se ne parla in termini di dotta e "sensibile" premessa: ma poi, di fatto, a prevalere à la querelle che si sviluppa tra padre e madre, molto più vicina a una rissa piuttosto che a una riflessione matura tra ex coniugi nell'interesse della prole. La giurisprudenza italiana non ha saputo indirizzare i propri sforzi in questa direzione, previlegiando in modo generico la tutela dei minori di coppie separate, delegando il più delle volte alla madre la quasi esclusiva potestà genitoriale.

Un colpevole errore che priva spesso i figli della presenza paterna o ne pregiudica in maniera spesso irrecuperabile il rapporto, già  precario di per sé per la scarsa e quantomeno episodica frequentazione. L'intento del libro Figli violati. Sei storie vere di coppie separate (Effatà editore, pagg. 176) dell'avvocato Renea Rocchino Nardari - matrimonialista del Foro di Treviso, uno delle prime donne avvocato della Sacra Rota nel mondo, da anni impegnata in battaglie sociali a tutela dei minori e lungi, dunque, dal "fare il tifo" per la madre o per il padre: dinanzi ai traumi che conseguono alle separazioni, l'obiettivo deve essere solo e soltanto quello di una reale tutela dei figli. Sei storie vere quelle riportate dall'avvocato Renea Rocchino Nardari: crude, capaci di dischiudere le porte a chi non può o non vuole ascoltare. Sono le voci delle liti e delle menzogne tra padri e madri affogate dal pianto sommesso dei figli. Una porta che non si può richiudere, soffocando a doppia mandata le istanze di chi ha diritto di crescere con serenità. E di non soffrire. Un libro coraggioso, ma soprattutto un documento d'identità da esibire all'interno di contesti giurisprudenziali, ancor prima che nelle aule di un Tribunale. Le ragioni di un padre o di una madre non potranno mai essere superiori a quelle di un figlio.
I diritti d'autore della vendita del libro saranno devoluti alla Fondazione Zanetti Onlus di Massimo Zanetti, patron della Segafredo Caffè, di cui l'avv. Nardari è Presidente. La fondazione ha lo scopo di aiutare i giovani che si trovano in condizioni fisiche, psichiche, economiche e sociali disagiate, soprattutto per i paesi del terzo e quarto mondo. L'intervista di Fattitaliani.
Quando da un aspetto professionale la questione si è trasformata in un argomento per un libro?
Tratto questa branca del diritto da moltissimi anni e ho dovuto confrontarmi con casi dolorosissimi e drammatici di cui ho sentito il bisogno di rendere partecipi anche gli altri. Ho capito che non basta l'assistenza legale o psicologica per aiutare la gente, bisogna parlare, fare cultura, un'attività  che va oltre la professione.
L'errore più frequente e più grave in una separazione qual è ancora oggi?
Quando i genitori utilizzano i figli manipolandoli consapevolmente o inconsapevolmente, facendo loro perdere la spensieratezza e la serenità  della loro età e mettendoli di fronte a situazioni più grandi di loro.
E sull'equilibrio dei figli di una coppia separata che mi dice?
Purtroppo molto spesso i genitori riversano sui figli le loro rabbie, il rancore e le angosce creando alleanze con loro in una battaglia di un genitore contro l'altro.
La madre ha la quasi esclusiva potestà genitoriale: viene molto spesso utlizzata come forma di ricatto verso l'ex compagno?
Molto spesso. In questa lotta i padri sono penalizzati.
A suo avviso, un'accelerazione dei tempi di divorzio renderebbe la questione meno traumatica per tutti i soggetti coinvolti?
Non sono d'accordo per l'accelerazione del divorzio, non risolve i problemi, ma banalizza il matrimonio. Sono invece d'accordo per trovare una soluzione legislativa che abbrevi i tempi della giustizia nelle procedure che trattano questa materia che dovrebbe essere trattata da un unico organo specializzato, composto da magistrati con formazione interdisciplinare, coadiuvati da esperti del settore. Giovanni Zambito.
© Riproduzione riservata

(www.fondazionezanetti-onlus.org) ( www.reneanardari.it)
dalla Presentazione di Carlo Nordio:
"Il Vangelo ci insegna che scandalizzare un fanciullo è il peggiore dei peccati. Questo saggio precetto è sempre stato, e giustamente, connesso all'abuso sessuale. E sa il Cielo quanto oggi sia attuale. Ma c'è un'altra forma, certo meno scellerata, ma non per questo meno perniciosa, di strumentalizzazione infantile. E' quella operata dai genitori nella risoluzione dei propri conflitti, sentimentali e patrimoniali, laddove il bambino viene trattato come oggetto di scambio, come arma di pressione, e persino di ricatto. Creature docili e inconsapevoli, sulle quali si scaricano le tensioni, le frustrazioni, i rancori e le bassezze morali di genitori aridi e prepotenti, che utilizzano i cavilli legali per impadronirsi di un bene da gettare, al momento opportuno, sul piatto della bilancia di una giustizia impotente." Giovanni Zambito.

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