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martedì 25 gennaio 2011

Erri De Luca a Fattitaliani: "LA SCRITTURA È STATA PER ME RICOVERO E SALVEZZA"

Da domani, 25 gennaio, fino al 13 febbraio al Piccolo Eliseo Patroni Griffi di Roma sarà rappresentato "Morso di luna nuova" scritto da Erri De Luca e diretto da Giancarlo Sepe: un affresco sulla Napoli del 1943. La città si trova in mezzo a due eserciti: uno dentro e uno fuori. Con le "Quattro giornate di Napoli" (27 -30 settembre '43) la popolazione partenopea insorge e, grazie al coraggio e all'eroismo dei suoi abitanti, riesce a liberarsi dall'occupazione delle forze armate tedesche, spianando la via maestra alle truppe alleate.Fattitaliani ha intervistato l'autore Erri De Luca.
Signor De Luca, potrebbe spiegarci il significato del titolo?

Morso di luna nuova: in napoletano morso vuol dire anche pezzetto. L'insurrezione spunta come luna nuova, che è sia principio di luce che morso dato dalla città ai suoi oppressori.

Quali sono state le fonti consultate per la scrittura del testo?

Credo tutte quelle in circolazione che comunque sono scarse. Ma prima avevo ricevuto storie e frammenti di quelle giornate da racconti del vasto ambito familiare. Per Napoli valeva e forse vale ancora la tradizione orale come fonte principale. Ho scritto il racconto sotto forma di voci perché così sono arrivate a me.

Oggi Napoli avrebbe la forza di organizzare le "Quattro giornate" come nel '43 per respingere i tedeschi? contro chi o che cosa dovrebbe unirsi a combattere?

Napoli ha scatenato la sua forza vulcanica e corale contro presenze straniere. Oggi i suoi sfruttatori sono del posto, non estirpabili da uno scatto d'impazienza generale. Le serve un popolano che rappresenti la sua febbre di cambiamento, di rinnovo del personale politico. Le serve un guastafeste.

In che cosa vede Napoli cambiare di recente?

Napoli è diventata una città del nord, con la stessa quantità di immigrati, gli stessi consumi e rifiuti di una metropoli d' Europa. Ha cambiato i suoi connotati di città del sud non solo d'Italia ma del mondo. Oggi il sud è dislocato a chiazze in Italia.

Lei scrive saggi, romanzi, poesie e testi teatrali: può dirci qualcosa sul suo modo di scrivere e di organizzare il lavoro?

Scrivo a mano su quaderni a righe e non posso usare, per quello che faccio con la scrittura, il verbo lavorare. E' per me il tempo opposto, festivo, di sollievo. Questo è dovuto alla mia ventina d'anni passati nei mestieri operai, che erano il serio verbo lavorare, mentre la scrittura stava in fine di giornata a contrappeso e contraddizione di quel tempo venduto per salario. La scrittura è stata per me ricovero e salvezza, anche oggi che ho smesso il lavoro manuale, considero l'attività di scrivere il modo migliore di tenermi compagnia.

PICCOLO ELISEO PATRONI GRIFFI

Via Nazionale, 183 − 00184 Roma

tel. botteghino: 06 4882114 - 06 4882114 - 06 48872222 - info@teatroeliseo.it

www.teatroeliseo.it

ORARIO SPETTACOLI: Martedì, giovedì, venerdì – ore 20,45 / Sabato ore 16,30 e 20,45 /Mercoledì e domenica – ore 17,00. Lunedì riposo

COSTO DEI BIGLIETTI: poltronissima 22 euro – poltrona 16 euro

SCHEDA DEL TESTO

Morso di luna nuova. Racconto per voci in tre stanze

Mondadori, pagg. 97, € 12,00

Napoli, estate del '43, il cielo non appartiene più alla città, ma ai bombardieri alleati. Estate di corse sudate ai ricoveri antiaerei, le catacombe del '900, secolo di aviazione. Nove persone si trovano a condividere fughe in uno scantinato. A luglio il fascismo collassa; in agosto le truppe alleate si avvicinano e a Napoli s'inasprisce l'occupazione tedesca; a settembre la resa dell'esercito italiano, rastrellamenti e deportazioni di uomini: la città sta nella tenaglia di due eserciti, uno dentro e uno fuori. "Morso di luna nuova" è morso di città che addenta e insegue fino a sbattere fuori l'occupante intruso. Qui si svolge la vita di nove persone in quell'estate.

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