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martedì 8 febbraio 2011

"SALVATORE RIZZUTI - SCULTURE", mostra personale di arte contemporanea Al Museo Civico di Caltabellotta

8 febbraio 2011 -

VISUALIZZA LA GALLERY FOTOGRAFICA DI GIUSEPPE GUARNERI. Fattitaliani.it in via eccezionale ha avuto la possibilità di visitare la mostra personale di Salvatore Rizzuti "SCULTURE", allestita presso il Museo Civico (Palazzo della Signoria) di Caltabellotta, in compagnia dello stesso artista. L'esposizione, a cura di Pinuccia Stravalli e Salvatore Alessandro Turturici, supportata dal Comune e dalla Pro Loco di Caltabellotta, ha avuto luogo tra dicembre e gennaio con grande affluenza di pubblico: per la prima volta le sculture di Rizzuti sono state esposte nel paese natio che gli ha reso il dovuto tributo.


Le opere esposte sono state create in tempi e materiali diversi, legno, terracotta e un'opera giovanile in marmo; la logica espositiva non segue la cronologia di realizzazione ma una rilettura delle sculture per significativi assi. Trentasette opere di grande impatto visivo, tra mitologia e religione, tra sogno e realtà, tra ragione e sentimento, raccontano la maestria di Rizzuti nel dominare la materia, imponendo la propria visione del creato.

Salvatore A. Turturici così scrive sul catalogo della mostra riguardo a Rizzuti: '".combina le 'sostanze'(materiali come il legno; immateriali come il mito e la fede) e dall'amalgama di queste estrae 'il bello', unica vera ragione dell'Arte".

Ed ancora Leonardo Nicolosi, Presidente della Pro Loco di Caltabellotta, dice: "Ogni riflesso, ogni venatura, ogni forma trasuda ed emana il misterioso Mito della Libertà che hai respirato nell'affollata solitudine della tua infanzia. Conosco quell vento, la sua voce, gli odori, il gusto selvatico e sublime di quella magica ed aspra Terra Natale che si sente, si vede, si assapora nell'Arte tua".

In occasione della mostra l'artista ha donato alla comunità caltabellottese il Vespro, opera in legno che si ispira alla guerra dei Vespri Siciliani (1282), che si concluse con la Pace di Caltabellotta nel 1302. La Sicilia viene rappresentata come una donna sottomessa e violentata sia dal potere ecclesiale che da quello politico. Giuseppe Sinaguglia.

BREVE BIOGRAFIA

Salvatore Rizzuti nasce a Caltabellotta (AG) il 28 Giugno 1949.

All'età di nove anni interrompe la frequenza della quarta elementare per andare ad aiutare il padre e i due fratelli nella conduzione della loro azienda pastorizia. Vi rimane fino all'età di 18 anni.

Pur continuando a lavorare nell'azienda del padre, negli anni 1965-66, recupera la licenza elementare e la seconda media, presentandosi come studente esterno.

Nell'agosto del '67, si trasferisce definitivamente a Palermo, dove consegue la licenza media.

Nel '68 si iscrive al Liceo Artistico, diplomandosi nel '72. Nello stesso anno si iscrive al Corso di Scultura dell'Accademia di Belle Arti di Palermo, dove, sotto la guida dei Maestri Silvestre Cuffaro e Carmelo Cappello, degli storici del'arte Franco Grasso e Ubaldo Mirabelli, consegue la Licenza di Scultura, nel 1976.

Per tutto il periodo scolastico si mantiene autonomamente agli studi, realizzando sculture in marmo e in pietra presso il Cimitero di Santo Spirito di Palermo, dove si impadronisce di tutte le tecniche scultoree.

Il quadriennio 1976-80 si manifesta come un periodo intenso di produzione artistica, da cui scaturiscono i primi lavori che gli permetteranno di realizzare la sua prima personale di rilievo alla Galleria "La Tavolozza" di Palermo, presentato da Bruno Caruso e Leonardo Sciascia.

Nel dicembre del 1980 diventa Titolare della Cattedra di Scultura dell'Accademia di Belle Arti di Palermo, Cattedra che detiene a tutt'oggi.

Nell'arco di un trentennio ha realizzato diverse opere pubbliche di carattere laico e religioso.

Dal 1986 al 1997 ha diretto i restauri degli ornamenti plastici del Teatro massimo di Palermo,.

Da 15 anni cura il restauro dei gessi storici dell'Accademia di Belle Arti di Palermo, dove insegna Scultura.

Tra il 1998 e il 2000 ha realizzato, assieme ai suoi allievi di Scultura, il Plastico in gesso-legno, scala 1 : 10, della grande Tribuna in marmo di Antonello Gagini eretta nella Cattedrale di Palermo dal 1510 al 1574 e demolita nel 1798; Plastico esposto nelle sale gaginiane del Museo Diocesano di Palermo.

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