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giovedì 31 gennaio 2013

Teatro, Elda Alvigini in "Vento e pioggia" fino al 17 febbraio al Teatro della Cometa di Roma. L'intervista di Fattitaliani

Fino al 17 Febbraio 2013 al Teatro della Cometa di Roma va in scena "Vento e pioggia" dall’omonimo romanzo di Patrizio La Bella (anche regista), una commedia che narra la storia vera di tre fratelli costretti fin dall’adolescenza a prendersi cura del proprio padre, Gianni, detto “Er Belletta”, tossicodipendente. Luca, Valentino, Patrizio e sua moglie Alessia, approfittano della speciale visita natalizia, che permette ai detenuti di incontrare i familiari, per andare a trovare il padre detenuto per spaccio e detenzione di eroina nel carcere Wang Wong di Bangkok. Nella sala d’aspetto del penitenziario, riemergono i ricordi, i vecchi dissapori familiari, le inattese aspettative. Ma soprattutto l’amore incondizionato, mai confessato, dei tre ragazzi verso il proprio genitore.

Nel cast c'è anche Elda Alvigini (la prima foto è di Fabio Lovino) che Fattitaliani ha intervistato.
Come s'inserisce il tuo personaggio nel rapporto tra i fratelli e il loro padre?
E’ l’unica donna in scena, amata da Patrizio, il figlio mediano, in quel modo un po’ superficiale, tipico di chi ha paura di dimostrare i propri sentimenti ma che non si tira indietro nei momenti importanti. Er Belleta, la considera una ragazza in gamba, una di famiglia.

Il testo e la regia di La Bella che sensazioni ti hanno suscitato? quali verità nei rapporti interpersonali sottolineano?
I rapporti sono assolutamente ben delineati, conflittuali, ma sinceri. Rabbia e fragilità di ognuno di noi sono messe a nudo, al microscopio. Patrizio La Bella, non l’ha solo vissuta sulla sua pelle questa storia, l’ha anche scritta benissimo. Il lavoro fatto, per quel che mi riguarda, è stato di andare a trovare nel profondo, alcune dinamiche universali nei rapporti umani, indipendentemente dall’estrazione sociale, o dal vissuto personale, ovviamente molto diverso per me.

C'è un passaggio, una scena, una frase della pièce che ti coinvolge particolarmente?
Nel mio essere una donna comunque come Alessia, nelle cose importanti della vita, forse anche il suo vedere sempre il lato positivo delle cose…

In che modo vedi oggi i rapporti fra le diverse generazioni?
Come sempre direi, forse oggi mai come prima, c’è una similitudine di condizione tra giovani e anziani, entrambi dimenticati dalle istituzioni, tutt’e due sono un peso per la società….è molto triste, oltre che gravissimo. Però c’è anche da parte di alcuni giovani, più sensibili, una voglia di riscoprire i propri nonni, o bisnonni, che hanno lottato e creduto in un ideale, penso ai tanti anziani che hanno fatto la Resistenza, ad esempio.

Già con La Bella, Caputo e Pesce hai lavorato in "So' l'enimmista": quanto conta la confidenza e la conoscenza personale coi colleghi per una buona riuscita della rappresentazione?
Molto per me, noi abbiamo una fiducia e stima reciproca che da sicuramente un valore aggiunto. Siamo uniti nella visione artistica dello spettacolo, e siamo dei buoni fratelli maggiori per Alessandro Marverti quest’anno, come lo siamo stati per Brenno Placido l’altr’anno. Sono molto fortunata, sono l’unica donna, spesso sbeffeggiata con affetto per le tipiche debolezze femminili, ma sempre sostenuta dai miei amici e colleghi in VENTO E PIOGGIA. Giovanni Zambito.

 © Riproduzione riservata

Teatro della Cometa
Roma • Via del Teatro di Marcello 4 Tel. 06 6784380
dal 29 Gennaio al 17 Febbraio 2013
Nina produzioni presenta
Vento e pioggia
Una storia vera
Scritto e diretto Patrizio La Bella
con Elda Alvigini, Giorgio Caputo, Edoardo Pesce,
Alessandro Marverti, Tiziano La Bella, Patrizio La Bella,
Scene Alessandra Ricci Musiche: Roberto Angelini.

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