"Perché la Luna?
Il punto chiave è la sua grande influenza sul nostro pianeta, influenza
non visibile ma dalla forza devastante. E poi ci piace ogni tanto
guardare tutti dall’alto del nostro satellite per raccontare meglio ciò
che vediamo e sentiamo…". Tirano in ballo la Luna i cinque ragazzi
torinesi che con Ogni tanto sento le voci si presentano nel panorama rock italiano: i Progetto Luna si presentano con un convincente album d'esordio per laVideoradio di Beppe Aleo, un lavoro che mette in mostra le diverse esperienze musicali dei membri della band e le ampie sfaccettature del loro rock all'italiana.
Progetto Luna nasce nel 2009 dall'incontro di musicisti dal diverso background,
e proprio questo diventa il segreto del loro songwriting: "La sperimentazione e la fusione di nuovi suoni, unita alla diversa
esperienza musicale dei componenti (gospel per il batterista,vintage per il chitarrista e il bassista, elettronica per
il tastierista), ci porta a scrivere canzoni e musica che spaziano da
un genere ad un altro, come la mente quando prende il volo con i propri
pensieri". Max Paudice (chitarra e voce), Gionathan D’Orazio(batteria), Emanuele Nifosì (percussioni), Alessand
L'album presenta 11 canzoni che riassumono il mondo sonoro e tematico del quintetto, abile nel concentrare nel modulo pop-rock le influenze e i riferimenti di ogni singolo membro. "Max Paudice ha creato le bozze e i testi di tutti gli 11 brani, gli arrangiamenti sono stati frutto di un lavoro collettivo. I nostri pezzi parlano di vita quotidiana, di protesta contro i poteri forti, di pseudodittatori, però tutto in maniera un po’ ermetica".Titoli come Ridere di nuovo, Onda, Fastidiosi rumori e Gioia e il solitario sono ottimi esempi di questo eclettismo, di una scrittura melodica e immediata, dietro la quale si muovono scelte sonore ampie e precise. Anche per questo i Progetto Luna sono stati scelti per le musiche della nuova web fiction G&T (diretta da Francesco D'Alessio e Matteo Rocchi), un'impossibile storia d'amore tra un ragazzo gay e uno etero.
La
luna e le voci, che “ogni tanto” si sentono, per parafrasare il
titolo del vostro primo album. Due simboli che fanno pensare a
qualcosa di sfuggente e mutevole: è così?
Certo,
è proprio così. Non ci piace essere etichettati con un genere ben
definito, preferiamo semplicemente esprimere diverse emozioni. Perchè
la Luna? Il
punto chiave è la sua grande influenza sul nostro pianeta, influenza
non visibile ma dalla forza devastante. E poi ci piace ogni tanto
guardare tutti dall’alto del nostro satellite per raccontare meglio
ciò che vediamo e sentiamo…
Ogni tanto sento le voci è un disco pop-rock con una marcia in più: l’apertura a diverse influenze. È questo il vostro orientamento?
La
sperimentazione e la fusione di nuovi suoni, unita alla diversa
esperienza musicale dei componenti (gospel per il batterista, vintage
per il chitarrista e il bassista, elettronica per il tastierista), ci
porta a scrivere canzoni e musica che spaziano da un genere ad un
altro, come la mente quando prende il volo con i propri pensieri.
A
proposito di esperienze diverse, ogni
membro del Progetto Luna ne
ha
avute:
la convivenza è stata immediata oppure avete dovuto faticare un po’
per mettere insieme diverse anime?
Anche
se i 4/5 della band erano già amici, non è stato semplice
all’inizio poiché ognuno di noi tendeva a non lasciarsi andare.
Diversi stili musicali (specialmente il gospel al quale il batterista
è molto legato) non si integrano nell’immediato, ma nel momento in
cui ciò è accaduto si è creato il sound giusto, frutto di
un’affinità mentale prima ancora che strumentale. Sicuramente
ognuno di noi ha imparato a crearsi un proprio spazio non invadendo
quello altrui.
Se
dovessimo indicare qualche artista o gruppo grazie al quale fate
musica, che nomi fareste?
I
nomi sono
tantissimi, quasi tutti amiamo il sound vintage anni ’70 e le
nostre prime esperienze musicali sono nate suonando proprio cover di
gruppi del genere come Pink Floyd e Deep Purple.
Come
nasce di solito un pezzo del Progetto Luna? Di cosa parlano i vostri
brani?
Fino
ad ora il chitarrista e vocalist Max Paudice ha creato le bozze e i
testi di tutti gli 11 brani del disco, mentre gli arrangiamenti sono
stati frutto di un lavoro collettivo. I nostri pezzi parlano di vita
quotidiana, di protesta contro i poteri forti, di pseudodittatori,
però tutto in maniera un po’ ermetica.
Alcune
tracce del nuovo album sono state usate anche per una fiction: di che
si tratta?
Si
tratta di una nuova fiction intitolata G&T:
è in onda solo sul web ed è stata ideata e realizzata da un ottimo
regista torinese emergente, che viene dallo staff di 100
vetrine.
Spesso
quando si arriva a un album d’esordio dopo un po’ di anni dalla
nascita, si hanno molte idee: state già pensando a un nuovo disco?
I
brani erano davvero tanti, ne abbiamo registrati solo 11 perchè li
ritenevamo i più uniti da un filo conduttore. Si tratta comunque di
un disco autoprodotto,
il secondo è
in lavorazione.
Progetto
Luna dal vivo: succederà qualcosa?
Ci
stiamo lavorando.
I live sono un
aspetto al quale teniamo molto. Nei nostri concerti scegliamo la
strada "multimediale" con video, effetti sonori,
coreografie: cerchiamo di fare in modo che il nostro sano groove rock
sia il primo passo per un viaggio psichedelico.
BIOGRAFIA
Progetto Luna
Il Progetto
Luna
nasce nel 2009 (“nella parte oscura del nostro satellite”) da
un'idea di Max Paudice e Marco Francavilla, proponendosi come rock
band di musica italiana inedita. L’idea si concretizza dopo aver
conosciuto in una tournèe gospel il batterista Gionatan
D’Orazio
e dopo aver inserito il bassista Alessandro
De Carne.
Ogni membro della band ha avuto diverse collaborazioni: citiamo
Righeira, Plastick Flowers, Maac, Mistica, Anthony Morgan, Skorie e
Latin Funk.
La sperimentazione e
la fusione di nuovi suoni, unite alla diversa
esperienza musicale
dei componenti (gospel per il batterista, vintage per il chitarrista
e il bassista, elettronica per il tastierista), portano il gruppo a
scrivere canzoni e musica ispirate allo spazio e non solo. Il punto
chiave è la grande influenza della Luna
sul nostro pianeta, culla delle esperienze quotidiane della vita che
la band torinese cerca di raccontare ed esprimere. Nei concerti i
Progetto Luna scelgono la strada
“multimediale”:
video, effetti sonori, coreografie in caso di esibizioni teatrali,
tutto accompagnato da un sano groove rock in uno spettacolo
influenzato dal viaggio psichedelico.
Max Paudice
(chitarra e voce), Gionathan
D’Orazio
(batteria), Emanuele
Nifosì
(percussioni), Alessandro
De Carne
(basso), Marco
Francavilla
(tastiere e programmazione) nel 2011 vincono il concorso nazionale
Rockelo
(Vicenza) e nel 2012 Music…Ale,
grazie al quale accedono alle preselezioni per Sanremo
Autori.
Forti di questo consenso, i ragazzi entrano in studio e alla fine del
2012 debuttano con Videoradio in Ogni
tanto sento le voci,
distribuito nei maggiori store digitali. Alcune tracce di questo
album sono state usate nella fiction G&T,
tuttora in onda sul web.
Progetto Luna:
ogni tanto sento le voci, gran album che si fa apprezzare gia' dal primo ascolto!
RispondiElimina