Pagine

giovedì 14 febbraio 2013

Ogni tanto sento le voci, il 1° album dei Progetto Luna "sperimentazione e fusione di nuovi suoni. L'intervista

"Perché la Luna? Il punto chiave è la sua grande influenza sul nostro pianeta, influenza non visibile ma dalla forza devastante. E poi ci piace ogni tanto guardare tutti dall’alto del nostro satellite per raccontare meglio ciò che vediamo e sentiamo…". Tirano in ballo la Luna i cinque ragazzi torinesi che con Ogni tanto sento le voci si presentano nel panorama rock italiano: i Progetto Luna si presentano con un convincente album d'esordio per laVideoradio di Beppe Aleo, un lavoro che mette in mostra le diverse esperienze musicali dei membri della band e le ampie sfaccettature del loro rock all'italiana.
Progetto Luna nasce nel 2009 dall'incontro di musicisti dal diverso background, e proprio questo diventa il segreto del loro songwriting: "La sperimentazione e la fusione di nuovi suoni, unita alla diversa esperienza musicale dei componenti (gospel per il batterista,vintage per il chitarrista e il bassista, elettronica per il tastierista), ci porta a scrivere canzoni e musica che spaziano da un genere ad un altro, come la mente quando prende il volo con i propri pensieri". Max Paudice (chitarra e voce), Gionathan D’Orazio(batteria), Emanuele Nifosì (percussioni), Alessandro De Carne (basso) e Marco Francavilla (tastiere e programmazione) nel 2011 vincono il concorso nazionale Rockelo(Vicenza) e nel 2012 Music…Ale, grazie al quale accedono alle preselezioni per Sanremo AutoriForti di questo consenso, i ragazzi entrano in studio e alla fine del 2012 concludono la registrazione di Ogni tanto sento le voci, pubblicato da Videoradio e distribuito nei maggiori store digitali.
 
L'album presenta 11 canzoni che riassumono il mondo sonoro e tematico del quintetto, abile nel concentrare nel modulo pop-rock le influenze e i riferimenti di ogni singolo membro. "Max Paudice ha creato le bozze e i testi di tutti gli 11 brani, gli arrangiamenti sono stati frutto di un lavoro collettivo. I nostri pezzi parlano di vita quotidiana, di protesta contro i poteri forti, di pseudodittatori, però tutto in maniera un po’ ermetica".Titoli come Ridere di nuovoOndaFastidiosi rumori e Gioia e il solitario sono ottimi esempi di questo eclettismo, di una scrittura melodica e immediata, dietro la quale si muovono scelte sonore ampie e precise. Anche per questo i Progetto Luna sono stati scelti per le musiche della nuova web fiction G&T (diretta da Francesco D'Alessio e Matteo Rocchi), un'impossibile storia d'amore tra un ragazzo gay e uno etero

La luna e le voci, che “ogni tanto” si sentono, per parafrasare il titolo del vostro primo album. Due simboli che fanno pensare a qualcosa di sfuggente e mutevole: è così?
Certo, è proprio così. Non ci piace essere etichettati con un genere ben definito, preferiamo semplicemente esprimere diverse emozioni. Perchè la Luna? Il punto chiave è la sua grande influenza sul nostro pianeta, influenza non visibile ma dalla forza devastante. E poi ci piace ogni tanto guardare tutti dall’alto del nostro satellite per raccontare meglio ciò che vediamo e sentiamo…

Ogni tanto sento le voci è un disco pop-rock con una marcia in più: l’apertura a diverse influenze. È questo il vostro orientamento?
La sperimentazione e la fusione di nuovi suoni, unita alla diversa esperienza musicale dei componenti (gospel per il batterista, vintage per il chitarrista e il bassista, elettronica per il tastierista), ci porta a scrivere canzoni e musica che spaziano da un genere ad un altro, come la mente quando prende il volo con i propri pensieri.

A proposito di esperienze diverse, ogni membro del Progetto Luna ne ha avute: la convivenza è stata immediata oppure avete dovuto faticare un po’ per mettere insieme diverse anime?
Anche se i 4/5 della band erano già amici, non è stato semplice all’inizio poiché ognuno di noi tendeva a non lasciarsi andare. Diversi stili musicali (specialmente il gospel al quale il batterista è molto legato) non si integrano nell’immediato, ma nel momento in cui ciò è accaduto si è creato il sound giusto, frutto di un’affinità mentale prima ancora che strumentale. Sicuramente ognuno di noi ha imparato a crearsi un proprio spazio non invadendo quello altrui.

Se dovessimo indicare qualche artista o gruppo grazie al quale fate musica, che nomi fareste?
I nomi sono tantissimi, quasi tutti amiamo il sound vintage anni ’70 e le nostre prime esperienze musicali sono nate suonando proprio cover di gruppi del genere come Pink Floyd e Deep Purple.
Come nasce di solito un pezzo del Progetto Luna? Di cosa parlano i vostri brani?
Fino ad ora il chitarrista e vocalist Max Paudice ha creato le bozze e i testi di tutti gli 11 brani del disco, mentre gli arrangiamenti sono stati frutto di un lavoro collettivo. I nostri pezzi parlano di vita quotidiana, di protesta contro i poteri forti, di pseudodittatori, però tutto in maniera un po’ ermetica.

Alcune tracce del nuovo album sono state usate anche per una fiction: di che si tratta?
Si tratta di una nuova fiction intitolata G&T: è in onda solo sul web ed è stata ideata e realizzata da un ottimo regista torinese emergente, che viene dallo staff di 100 vetrine.

Spesso quando si arriva a un album d’esordio dopo un po’ di anni dalla nascita, si hanno molte idee: state già pensando a un nuovo disco?
I brani erano davvero tanti, ne abbiamo registrati solo 11 perchè li ritenevamo i più uniti da un filo conduttore. Si tratta comunque di un disco autoprodotto, il secondo è in lavorazione.

Progetto Luna dal vivo: succederà qualcosa?
Ci stiamo lavorando. I live sono un aspetto al quale teniamo molto. Nei nostri concerti scegliamo la strada "multimediale" con video, effetti sonori, coreografie: cerchiamo di fare in modo che il nostro sano groove rock sia il primo passo per un viaggio psichedelico. 
BIOGRAFIA Progetto Luna


Il Progetto Luna nasce nel 2009 (“nella parte oscura del nostro satellite”) da un'idea di Max Paudice e Marco Francavilla, proponendosi come rock band di musica italiana inedita. L’idea si concretizza dopo aver conosciuto in una tournèe gospel il batterista Gionatan D’Orazio e dopo aver inserito il bassista Alessandro De Carne. Ogni membro della band ha avuto diverse collaborazioni: citiamo Righeira, Plastick Flowers, Maac, Mistica, Anthony Morgan, Skorie e Latin Funk.

La sperimentazione e la fusione di nuovi suoni, unite alla diversa esperienza musicale dei componenti (gospel per il batterista, vintage per il chitarrista e il bassista, elettronica per il tastierista), portano il gruppo a scrivere canzoni e musica ispirate allo spazio e non solo. Il punto chiave è la grande influenza della Luna sul nostro pianeta, culla delle esperienze quotidiane della vita che la band torinese cerca di raccontare ed esprimere. Nei concerti i Progetto Luna scelgono la strada “multimediale”: video, effetti sonori, coreografie in caso di esibizioni teatrali, tutto accompagnato da un sano groove rock in uno spettacolo influenzato dal viaggio psichedelico.

Max Paudice (chitarra e voce), Gionathan D’Orazio (batteria), Emanuele Nifosì (percussioni), Alessandro De Carne (basso), Marco Francavilla (tastiere e programmazione) nel 2011 vincono il concorso nazionale Rockelo (Vicenza) e nel 2012 Music…Ale, grazie al quale accedono alle preselezioni per Sanremo Autori. Forti di questo consenso, i ragazzi entrano in studio e alla fine del 2012 debuttano con Videoradio in Ogni tanto sento le voci, distribuito nei maggiori store digitali. Alcune tracce di questo album sono state usate nella fiction G&T, tuttora in onda sul web.


Progetto Luna:
 

1 commento:

  1. ogni tanto sento le voci, gran album che si fa apprezzare gia' dal primo ascolto!

    RispondiElimina