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giovedì 3 ottobre 2013

Stefania Rocca, come diventare una brava attrice: l'intervista di Fattitaliani. Numeri e premi del Roma Fiction Fest 2013

Il film che più l'ha colpita è La storia infinita e le attrici che più ammira sono Monica Vitti, Shirley Mclaine e Romy Scheneider. Stefania Rocca - al Fiction Fest per "Altri tempi" - inizia il suo percorso di studi al centro sperimentale di cinematografia ma si perfeziona all'Actor's Studio di New York inseguendo poi la formazione pedagogica con un insegnante russo.
Che differenza esiste tra la scuola italiana e quella americana? 

L'Actor's studio è molto differente dal sistema italiano: parte da una preparazione psicologica e da un vissuto emozionale che ti trasforma e che ti rende quel personaggio. Ogni attore ha una valigia in cui mette tutti i suoi strumenti e sperimenta ogni volta un'esperienza nuova. Il centro sperimentale di cinematografia è più artigianale e non ha gli strumenti dell'Actor's studio.
Perché fai l'attrice? 
Perché mi permette ogni volta di giocare e di continuare a farlo senza nessun tipo di giudizio e lo faccio con la stessa purezza di un bambino, ma nel gioco mantengo una certa responsabilità (movimento pedagogico). Sul set però molte volte le cose cambiano.
Hai lavorato con attori di calibro come Matt Damon e Jude Law ci racconti questa esperienza? Che differenza passa tra il set italiano e quello americano? 
Anthony Minghella, il regista che ci ha diretti prima del film, ha portato gli attori a Ischia per una certa preparazione e ha chiesto anche a me di dedicare una settimana alle prove. Certo, non mi sono tirata indietro dinanzi alla sua richiesta, ma ammiro questo e penso che dovrebbero fare la stessa cosa i registi italiani. Purtroppo la differenza fra noi e loro sta nell'economia e dei mezzi a disposizione che abbiamo e purtroppo in Italia si pensa che tutti possano fare gli attori. In America c'è rispetto e protezione per gli attori.
Cosa ti piace del tuo lavoro? 
Mi piace cambiare e sentirmi una zingara, mi adatto ai luoghi e alle epoca che si riflettono nei film: non mi va di scegliere tra uno o l'altro genere, mi piace diversificarmi nel lavoro. Il bello di questo mestiere è che ti permette di esplorare mondi nuovi e diversi.
E' vero che Gabriele Salvatores è un regista esigente?  
E' un regista giusto e quando ho fatto con lui Nirvana sono stata felice di essere stata scelta da lui ed ogni cosa mi chiedesse di fare ero contenta di farla! Lui è un regista molto generoso sul set come Minghella ed è molto bambino.
Tra cinema, tv e teatro cosa preferisci? 
Non amo essere snob, non giudico: ognuna di essa è una forma d'arte che va rispettata. Amo mettermi in gioco e poi molte volte in tv si fanno cose molto più di qualità rispetto al cinema.
Hai diretto due cortometraggi: pensi di fare la regista in futuro? 
Non metto limite alla provvidenza.... questi due corti sono nati per caso. Il primo era una sorta di diario, è nato da un racconto fai da te e l'ho mandato al Festival del cinema di Torino, l'altro è nato per Action Aid (associazione contro la violenza sulle donne) e racconta i matrimoni forzati. Ero in treno e lì ho incontrato una donna italiana che fuggiva da un matrimonio forzato che mi ha chiesto aiuto. Così è nato il corto per raccontare questa vicenda.
Hai dei rimpianti? 
Sì, di non aver accettato di fare il film americano Il Coyote Hugly: ho rifiutato questo film perché non volevo fare un film da bockbuster. Poi il film ha incassato 70 miliardi in tutto il mondo.
Com'è stato lavorare con la Puccini nella fiction "Altri tempi"? 
Con la Puccini racconto della solidarietà femminile e della violenza contro le donne e della legge Merlin... un film da vedere! Emanuela Dal Zompo.

ROMAFICTIONFEST 2013

Grande successo di pubblico per la VII edizione del RomaFictionFest e questi i numeri:
  • 6 i giorni di proiezioni;
  • 50 le anteprime internazionali;
  • 13 gli ospiti internazionali tra sceneggiatori, attori, registi e produttori scelti tra i migliori rappresentanti dell’industria dell’audiovisivo mondiale: dal pluripremiato e candidato all’Oscar Atom Egoyan, che ha tenuto una master class nell’Aula Magna dell’Università di Viterbo di fronte ad una platea di studenti delle scuole superiori e dell’università, allo sceneggiatore di X-File Frank Spotnitz, fino alla giovane produttrice americana Melissa Bernstein che ha dato vita ad una serie innovativa come Breaking Bad;
  • 5 le anteprime italiane, anche queste all’insegna della qualità e con una particolare attenzione alle tematiche sociali;
  • 15 le serie web;
  • 2 i giorni interamente dedicati ai più piccoli con proiezioni, anteprime, letture animate, character dei beniamini dei bambini che hanno animato il pink carpet, e non solo;
  • oltre 400 i giornalisti accreditati;
  • 4 i media partner che hanno documentato per sei giorni le proiezioni, gli incontri con gli attori e i protagonisti del Festival;
  • 2 le mostre in programma: “Ciak si gira in Italia”, sui luoghi dei più importanti set delle fiction, e “I grandi artigiani della fabbrica dei sogni” con gli abiti, i gioielli e i arredi realizzati per le più importanti serie tv;
  • 1 retrospettiva realizzata grazie all’archivio delle teche Rai;
  • 1 giornata fuori dai confini di Roma che ha visto protagonista Gigi Proietti con il pubblico di Viterbo.

Un incremento del 12% registrato rispetto allo scorso anno in totale con 26.000 presenze, mentre la sezione ragazzi continua a registrare il record. Raddoppiano i giorni dedicati a loro e raddoppiano le presenze da 6.000 dello scorso anno ai 12.000 di quest’anno.
Subiaco, Olevano Romano, Riano, Frascati, Cave, Bellegra , Grottaferrata, Civitavecchia i comuni che hanno seguito sia il programma del week-end che l’omaggio a Jaques Remy Girérd con le due mattine dedicate alle scuole.
Rachelle Lefrèvre, Dean Norris, Roselyn Sanchèz, Edy Ganem, Anthony Root, Tatiana Pauhofovà, Jacques-Rémy Girerd e Thomas Sadoski tra gli altri ospiti internazionali che hanno calcato il pink carpet.

Vittoria Puccini, Stefania Rocca, Alessandro Gassman, Michele Riondino, Francesco Scianna, Pierfrancesco Favino, Diego Abatantuono, Giuliano Montaldo, Paola Minaccioni, Alessio Boni, Caterina Murino, Raoul Bova, Vanessa Incontrada, Giorgio Tirabassi, Antonio Catania, Lunetta Savino, Serena Autieri, Davide Riondino, Dario Vergassola, Rocco Papaleo, Renzo Arbore e Giulio Scarpati sono invece solo alcuni dei nomi di artisti italiani che hanno partecipato a questa VII edizione, oltre alle presenze di registi, produttori e sceneggiatori.

PREMI ROMAFICTIONFEST 2013

Concorso Fiction Italiana Edita
Giuria: Piera Detassis, Enrico Lucherini, Barbara Palombelli, Gregorio Paolini e Gabriella Campennì Bixio (Presidente)

Premio RomaFictionFest al Miglior Prodotto TV Drama
IL COMMISSARIO MONTALBANO – UNA LAMA DI LUCE
una produzione Palomar per Rai Fiction
Premio RomaFictionFest alla Miglior Attrice TV Drama
GIULIANA DE SIO per L’ONORE E IL RISPETTO 3
Premio RomaFictionFest al Miglior Attore TV Drama
SERGIO CASTELLITTO per IN TREATMENT
Premio RomaFictionFest al Miglior Regista TV Drama
ALESSANDRO ANGELINI ed ALEXIS SWEET per IL CLAN DEI CAMORRISTI

Premio RomaFictionFest al Miglior Prodotto TV Comedy
QUESTO NOSTRO AMORE
una produzione Paypermoon Italia per Rai Fiction
Premio RomaFictionFest alla Miglior Attrice TV Comedy
ELENA SOFIA RICCI per CHE DIO CI AIUTI 2
Premio RomaFictionFest al Miglior Attore TV Comedy
GIORGIO TIRABASSI per BENVENUTI A TAVOLA 2
Premio RomaFictionFest al Miglior Regista TV Comedy
LUCIO PELLEGRINI per BENVENUTI A TAVOLA 2

MENZIONI SPECIALI
ELISABETTA MARCHETTI per UN MEDICO IN FAMIGLIA 8
Motivazione:
Perché ha saputo dar vita ad una narrazione corale facendo interagire, con la limpidezza di un prodotto internazionale, le doti attoriali di grandi interpreti e di nuovi volti televisivi.

L’ONORE E IL RISPETTO 3
una produzione Ares Film per RTI
Motivazione:
Perché, al di là della sua costruzione formale, ha saputo riportare sul mezzo televisivo, con grande successo, gli stilemi del romanzo popolare propri del melodramma italiano.

ANGELO RUSSO per IL COMMISSARIO MONTALBANO
Motivazione:
Fidata spalla comica del Commissario Montalbano, giocoliere delle parole e del dialetto, splendido erede della tradizione farsesca siciliana alla Franco Franchi, Angelo Russo s’è incarnato nell’agente Agatino Catarella nel 1999 e non ha più smesso, a tal punto che Camilleri non riesce oramai ad immaginare altro volto per la sua creatura. A lui, con riconoscenza, questa menzione che vuol essere anche l’omaggio al ruolo fondativo del caratterista, arte sopraffina ormai troppo dimenticata.

MILENA VUKOTIC per UN MEDICO IN FAMIGLIA 8
Motivazione:
Straordinaria signora del nostro cinema e della tv, è riuscita nella sua lunga carriera ad armonizzare
il genere brillante con il drammatico, interpretando film di maestri come Bunuel, Bertolucci, Monicelli, Ozpetek e saghe popolarissime come quella del ragionier Fantozzi, nel ruolo della moglie Pina, o, appunto, la serie Un medico in famiglia, dove ci regala duetti perfetti con nonno Libero, Lino Banfi.

PREMIO FRANCESCO SCARDAMAGLIA ALLA MIGLIOR SCENEGGIATURA

Giuria SACT/100Autori: Ottavia Micol Madeddu, Fabrizia Midulla, Domenico Matteucci e Marianna Cappi (Presidente).

a SANDRO PETRAGLIA e STEFANO RULLI per VOLARE. LA GRANDE STORIA DI DOMENICO MODUGNO
Motivazione:
Per la qualità complessiva di una narrazione capace di restituire la vitalità dell’artista, di costruire con maestria ogni singola scena e di integrare armonicamente le canzoni di Modugno nella struttura drammaturgica della storia.

Menzione Speciale
VINCENZO SCUCCIMARRA, GIANNI CARDILLO, ANDREA PURGATORI, MARCELLO OLIVIERI, SILVIA NAPOLITANO, STEFANO VOLTAGGIO per
IL COMMISSARIO NARDONE
Motivazione:
Per la capacità di inserirsi nella migliore tradizione del Giallo e per aver proposto dei personaggi che raccontano in modo efficace un periodo cruciale della storia del nostro Paese.

Premio RomaFictionFest Excellence Award a GIULIANO MONTALDO
Premio RomaFictionFest Excellence Award a MICHELE RIONDINO
Premio RomaFictionFest Excellence Award a FRANK SPOTNITZ
Premio RomaFictionFest Excellence Award Ragazzi a JACQUES-RÉMY GIRERD

Premio Carlo Bixio per la migliore sceneggiatura originale di Fiction a: “A MODO MIO” di MIRKO CETRANGOLO, ANITA RIVAROLI e TOMMASO TRIOLO
Giuria Premio Bixi: Francesca Galiani per Mediaset, i registi Riccardo Milani e Francesco Vicario, gli sceneggiatori Ivan Cotroneo e Sandro Petraglia, Leonardo Ferrara per Rai Fiction e Gabriella Campennì Bixio (Presidente)

Premio RomaFictionFest alla migliore interpretazione di serie web a EMANUEL CASERIO per “Roles”

Il premio è stato assegnato da una giuria di studenti di sceneggiatura del terzo anno del CSC, il Centro Sperimentale di Cinematografia (composta da Annalisa Elba, Costanza Durante, Tommaso Renzoni, Francesco Gorgoni e Iacopo Cazzaniga).

Motivazione: “Per aver interpretato con grande intensità un ruolo complesso e per la professionalità dimostrata nei confronti di un nuovo linguaggio narrativo quale la web serie”.

Premio L.A.R.A. alla migliore interpretazione a ELENA SOFIA RICCI per “Che Dio ci aiuti 2”
Giuria L.A.R.A. (presieduta da Roberto Almagià e composta da Roberta Bartolini, Marina Diberti, Leonardo Diberti, Simone Oppi, Victoria Pistoia, Andrea Quattrini)

Premio migliore attrice Tv Sorrisi & Canzoni a MANUELA ARCURI per “Pupetta – Il coraggio e la passione”

Premio miglior attore Tv Sorrisi & Canzoni a GABRIEL GARKO per “L’onore e il rispetto 3”.

Premio Think Pink Award al RomaFictionFest. Ritira la madrina Serena Autieri.


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