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domenica 9 febbraio 2014

Mario Acampa in "Forbici follia" al Teatro Gioiello di Torino. L'intervista di Fattitaliani: far ridere è questione di stile e di tempi

Una nuova sfida per Mario Acampa, attore torinese, dopo la conduzione di programmi per ragazzi e spot internazionali, torna in scena nel suo adorato teatro e non smette di sorprendere: “Sono felice di abbracciare questo progetto teatrale. Fui scelto da Gianni Williams, il regista che portò lo spettacolo in Italia. Il mio ruolo fu lo stesso di Rocco Papaleo ai suoi esordi: ne sono onorato e spero mi porti la stessa fortuna!”.Forbici Follia è una delle più longeve commedie del mondo. Il teatro di Boston lo ospita ininterrottamente da trent'anni e in queste settimane torna in Italia al Teatro Gioiello di Torino con un allestimento sempre più divertente. Un omicidio, quattro indiziati, un commissario e un poliziotto pugliese divertentissimo (Mario Acampa) a gestire il pubblico/testimone che ogni sera può decretare il suo colpevole dopo ricostruzioni e interrogatori a colpi di risate.
Una commedia da rivedere quindi che vedrà Acampa impegnato tutte le sere al Teatro Gioiello di Torino fino al 23 febbraio per una produzione Torino Spettacoli, ma il futuro lascia intravedere molto altro oltre il teatro; “Mi hanno proposto un bellissimo progetto cinematografico e ne sono felice. Di sicuro sarà una commedia, perché credo sia importante sorridere di questi tempi. Chissà che non riesca a divertirmi anche sul grande schermo!”. Fattitaliani lo ha intervistato.
Facile definire "Forbici follia"?
Forbici follia è un giallo comico interattivo in cui è il pubblico a portare avanti l'indagine sull'omicidio di una famosa concertista. Ogni sera può essere votato un assassino diverso e
quindi tutto è imprevedibile. E' uno spettacolo a lunga tenuta tutte le sere fino al 23 febbraio al Teatro Gioiello di Torino.


E il tuo ruolo qual è?
Lo Sordo, il mio personaggio è un poliziotto pugliese trasferito a Torino che assisterà il commissario durante le “indagini”. In realtà l'agente speciale Lo Sordo è il tramite con il pubblico, colui che reagisce alle incursioni dei testimoni in sala e dei sospettati sul palco. Di
sicuro è uno spettacolo che mi ha insegnato ad essere sempre concentrato e ad avere la risposta pronta... una bella prova d'attore. Il mio è lo stesso ruolo che ricopriva Rocco Papaleo molti anni fa. Ne sono onorato e spero mi porti la stessa fortuna. Per adesso sono
felice di far ridere di gusto le persone che ogni sera ci vengono a vedere. 

Hai un rapporto particolare con questo spettacolo?
Dopo il successo di “Pseudolus, l'imbroglione” di Plauto ho deciso di ritornare in scena con Forbici Follia perché è un testo a cui sono molto affezionato. Gianni Williams, il regista scomparso pochi anni fa, l'ha portato in italia ed è stato lui a scegliermi per la versione italiana. Mi ha insegnato che far ridere è questione di stile e di tempi e che il teatro è fatto di tanto lavoro, ma anche di soddisfazioni che nient'altro ti può dare perché fai ogni volta un lavoro su te stesso e ad ogni allestimento ti senti un po' cresciuto in un modo o nell'altro. 


Pensato mai di fare cinema?
Il teatro è nella mia anima e credo ci rimarrà per sempre, ma mi hanno proposto un bellissimo progetto cinematografico. Si intitola Press ed è prodotto da Luna Film, finanziato da FIP - Film Investimenti Piemonte, sostenuto dalla Film Commission Torino Piemonte, distribuito da Istituto Luce - Cinecittà, e supportato da AGIS Piemonte. Inoltre, Press è stato riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali un “Film di Interesse Culturale” e ne ha finanziato la produzione. Rai Cinema ne ha acquistato i diritti televisivi. Il mio ruolo è quello di Maurizio, il protagonista. Sono un giornalista giovane e ambizioso che per creare lo scoop diciamo che gioca di fantasia... insomma sarà una commedia molto divertente. Per sostenerlo col crowfunding basta cliccare qui dove potrete vedere anche lo spot che mi vede protagonista.



Il tuo volto è noto anche ai telespettatori televisivi...
La tv credo sia un mezzo importante. Sono il testimonial di Ceres, il Genio dei quattro eroi e mi divertono i progetti nuovi, diversi, originali come lo spot cartoonizzato. La Tv mi ha aiutato a farmi conoscere dai giovani... la mia esperienza nella tv dei ragazzi è stata una scuola preziosa, ma adesso credo che si siano aperte altre direzioni. Sto preparando un monologo teatrale che dopo le riprese del film spero di portare in tournèe e poi chissà... mi godo il momento. Giovanni Zambito.
 

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