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lunedì 30 giugno 2014

Ue, semestre di presidenza italiana dell’UE. Fattitaliani intervista il Vice Ambasciatore Marco Peronaci, Rappresentante Permanente dell'Italia presso l'Unione Europea

Guarda l'intervista di Fattitaliani all'Ambasciatore Marco Peronaci. Domani 1° luglio inizierà il semestre di presidenza Italiana della Unione Europea. Crescita e Occupazione, Clima e Energia, Immigrazione le tre priorità: il governo Renzi avrà la responsabilità di coordinare il funzionamento del Consiglio Ue nelle sue varie formazioni e di proporre gli argomenti all’ordine del giorno. Alla vigilia, a Bruxelles Fattitaliani ha incontrato e intervistato il Vice Ambasciatore Marco Peronaci, Rappresentante Permanente dell'Italia presso l'Unione Europea

Agenda. Martedì si riunisce a Strasburgo la sessione costitutiva dell’ottava legislatura del Parlamento europeo. Dalle 10 iniziano le votazioni per eleggere il presidente dell’Aula (favorito il socialdemocratico tedesco Martin Schulz, presidente uscente e candidato a presiedere l’Europarlamento per i primi due anni e mezzo della legislatura). Previste nello stesso giorno le elezioni dei 14 vicepresidenti.
Il 2 luglio la presidenza uscente greca del Consiglio Ue farà il punto davanti al Parlamento sui risultati ottenuti, mentre alle 15 Renzi presenta agli eurodeputati il programma delle attività del semestre di presidenza italiana. Il 3 in seno al Parlamento europeo si costituiscono i diversi comitati. La settimana successiva iniziano i lavori del Consiglio sotto il coordinamento della presidenza italiana. In calendario ci sono l’Eurogruppo (7 luglio), l’Ecofin (8) e il Consiglio informale Giustizia e Affari interni (10 e 11). Mercoledì 16 l’Europarlamento riunito in plenaria a Strasburgo vota il candidato alla presidenza della Commissione europea indicato dal Consiglio Ue, Jean-Claude Juncker. La sera stessa i capi di Stato e di governo si riuniscono a Bruxelles per un summit straordinario per decidere le altre nomine ai vertici delle istituzioni. 
La Presidenza del Consiglio dell'Unione europea è assunta a rotazione da uno Stato membro ogni sei mesi (primo semestre: da gennaio a giugno / secondo semestre: da luglio a dicembre), in base ad un ordine prestabilito. In pratica, ogni paese dell'UE si fa carico dell'agenda del Consiglio e presiede tutte le riunioni per un periodo di sei mesi, promuovendo le decisioni legislative e politiche e negoziando compromessi tra gli Stati membri. Se, per esempio, il Consiglio Ambiente deve riunirsi nel secondo semestre del 2006 la Presidenza sarà assicurata dal ministro per l'Ambiente finlandese dal momento che, in quel periodo, sarà la Finlandia ad esercitare la Presidenza del Consiglio. In base al trattato di Nizza, dal 2004 in poi tutte le riunioni della Presidenza dell'UE si tengono a Bruxelles.
Lo Stato cui spetta la Presidenza rappresenta l'Unione europea sulla scena internazionale, agendo in stretta cooperazione con la Commissione europea. Durante il periodo di Presidenza il paese di turno prepara, coordina e presiede una serie di incontri politici: le riunioni del Consiglio dell'Unione, le riunioni dei Consigli di vari Ministeri, numerose riunioni ministeriali informali, vertici internazionali e riunioni tra l'UE ed altre nazioni tra cui quelle con i paesi in via di sviluppo. Alla fine del turno di Presidenza, il Capo di Stato o Primo Ministro deve presentare al Parlamento europeo i risultati raggiunti durante i sei mesi. Deve, inoltre, fornire una relazione sull'ultimo Consiglio UE. In più, i vari ministri devono presentare alle differenti Commissioni (ambiente, agricoltura e sviluppo rurale, ecc.) del Parlamento europeo i progressi che stanno ottenendo nel corso del semestre di Presidenza nelle aree di competenza.
Nei rapporti con le nazioni che non fanno parte dell'UE o con le organizzazioni internazionali (come ad esempio l'ONU o l'OCSE) la Presidenza è assistita dal Segretariato Generale del Consiglio - in veste di Alto Rappresentante per la politica estera e la sicurezza - e dal Presidente della Commissione europea. Insieme, queste tre figure, formano la cosiddetta "Troika".
La Presidenza presiede anche le riunioni del COREPER (Comitato dei Rappresentanti Permanenti) - composto dagli ambasciatori che rappresentano gli Stati membri presso l'UE - che costituiscono una tappa importante per preparare le successive riunioni del Consiglio. La Presidenza deve presentare il suo programma al Comitato economico e sociale (un organismo non politico che rappresenta le istanze socio-occupazionali di vari gruppi europei, che possono esprimere un loro parere non vincolante) e al Comitato delle regioni (un organo anch'esso consultivo che rappresenta gli interessi delle amministrazioni locali e regionali).

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